Camera dei deputati - 5-04818 – Interrogazione sull’ ammanco nelle Casse previdenziali private dei liberi professionisti che mette a rischio l'attribuzione delle future pensioni.

Camera dei deputati - 5-04818 – Interrogazione a risposta in Commissione presentata il 21 ottobre 2020

 — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

a quanto è dato sapere, c'è un ammanco nelle Casse previdenziali private dei liberi professionisti, da oltre 4,6 miliardi di euro di contributi non versati dagli iscritti, che mette a rischio l'attribuzione delle future pensioni;

un problema destinato, verosimilmente, ad aumentare nel prossimo futuro con l'ulteriore crisi dei redditi provocata dall'emergenza da Covid-19;

c'è una situazione diversificata tra le varie professioni, in particolare, i geometri hanno accumulato verso la loro cassa il debito più importante di oltre 1 miliardo di euro, mentre, a causa della crisi dell'edilizia, architetti e ingegneri iscritti ad Inarcassa, hanno determinato 918 milioni di euro di morosità contabilizzati nel bilancio 2019;

tra gli infermieri, 1 su 4 ha debiti arretrati per un ammanco totale per Enpapi di circa 238 milioni di euro;

questa situazione è un danno per gli enti di previdenza che non hanno i flussi finanziari attesi e per i diretti interessati che essendo morosi riceveranno, seppure con delle agevolazioni che stanno cercando di adottare le Casse, le richieste di rientro dal debito che, se non verrà saldato, non consentirà il riconoscimento dell'assegno pensionistico, poiché l'accesso matura solo saldando gli arretrati

il debito generale di 4,6 miliardi di euro si collega, in parte, a meri ritardatari nei pagamenti e, in parte, a persone che non sono nelle condizioni di recuperare;

proprio in prospettiva di un peggioramento della situazione, per la crisi economica conseguente all'emergenza sanitaria, le Casse stanno cercando di adottare delle misure come piani di rateizzazione dei debiti con sanzioni ed interessi ridotti, che, dopo il periodo di sospensione per il Covid-19, stanno per essere ripresi nella maggior parte dei casi;

alcune Casse, come quella forense, stanno ragionando anche su una riforma che preveda l'abbassamento, se non l'eliminazione, dei contributi minimi;

per molteplici iniziative è anche necessaria l'autorizzazione dei Ministeri vigilanti, come nel caso della Cassa degli psicologi, Enpap, che sta attendendo dagli stessi un responso sulla possibilità di ridurre gli interessi dallo 0,35 allo 0,26;

si ritiene, dunque, necessario assumere urgentemente delle valide iniziative per verificare i flussi finanziari delle Casse previdenziali e consentire alle stesse di recuperare le somme mancanti, per garantire agli iscritti il diritto alla pensione che non può, in alcun modo, venir meno –:

quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati, per quanto di competenza, sulla grave situazione esposta in premessa e se e quali iniziative di controllo stiano predisponendo, anche per verificare la gestione dei flussi finanziari delle Casse previdenziali che comunque deve essere trasparente;

se e quali iniziative specifiche intendano assumere per garantire il diritto alla pensione agli iscritti delle Casse, anche con iniziative che agevolino il rientro nel caso di contributi non versati, soprattutto in questo periodo di crisi a causa del Covid-19.

(5-04818)

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