Camera dei Deputati - 5-04631 - Interrogazione sui criteri adottati per la scelta del presidente della Commissione istituita per riformare l'assistenza sanitaria e socio-sanitaria nell'ambito del SSN. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 5-04631 - Interrogazione a risposta immediata in commissione presentata il 22 settembre 2020.

 — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
 
con decreto ministeriale 8 settembre 2020 il Ministro della salute ha istituito una commissione per la riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, con il compito di coordinare l'attività del Ministero in relazione all'assistenza, in particolare con riferimento all'assistenza domiciliare;
 
l'istituzione della Commissione consegue al fatto che la pandemia da Covid-19 ha colpito prevalentemente gli anziani e, in modo particolarmente severo, gli assistiti in Rsa che, secondo stime prudenziali, costituiscono circa il 50 per cento di tutte le vittime della pandemia; la letteratura scientifica concorda che l'importante fattore di rischio emerso nella pandemia conferma le fragilità intrinseche delle Rsa e che, pertanto, s'impone un cambio di paradigma nell'assistenza agli anziani;
 
la Commissione ha il compito di proporre la riorganizzazione del modello sanitario e socio-sanitario al fine di favorire una transizione dalla residenzialità a servizi erogati sul territorio e di ridefinire la continuità assistenziale, suggerendo servizi, modalità, strumenti innovativi e digitali nonché proposte per l'efficientamento dei percorsi diagnostici e terapeutici del paziente cronico, per la qualità dell'assistenza e l'accessibilità delle prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative;
 
la legge 23 dicembre 1978, n. 833, all'articolo 1, enuncia i principi che sostengono la tutela della salute e l'istituzione del servizio sanitario nazionale e, tra detti principi, si afferma che l'attuazione del servizio sanitario nazionale compete allo Stato, alle regioni e agli enti locali territoriali, garantendo la partecipazione dei cittadini, pur assicurando il collegamento ed il coordinamento con le attività e con gli interventi di tutti gli altri organi, centri, istituzioni e servizi, che svolgono nel settore sociale attività comunque incidenti sullo stato di salute degli individui e della collettività. Le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme stabiliti dalla legge;
 
il coordinamento con altre istituzioni e il concorso delle istituzioni di volontariato, incluse le organizzazioni ecclesiastiche, è dunque previsto nel servizio sanitario nazionale, ferma restando la competenza laica e pubblica per l'attuazione del servizio sanitario nazionale insita nel nostro ordinamento;
 
la commissione è presieduta dal Mons. Vincenzo Paglia, Gran Cancelliere del Pontificio Istituto teleologico per le scienze del matrimonio e della famiglia –:
 
quali siano i criteri e le valutazioni che abbiano condotto il Ministro interrogato ad individuare una figura ecclesiastica come presidente della Commissione istituita per riformare l'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana nell'ambito del servizio sanitario nazionale.
(5-04631)

CAMERA DEI DEPUTATI

Mercoledì 23 settembre 2020

Affari sociali (XII)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 23 settembre 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.

  La seduta comincia alle 13.55.

5-04631 Menga: Criteri adottati per la scelta del presidente della Commissione istituita per riformare l'assistenza sanitaria e socio-sanitaria nell'ambito del SSN.

Rosa MENGA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

La sottosegretaria Sandra ZAMPA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7), precisando che il quesito posto consente di illustrare il senso del progetto avviato dal Ministero della salute.

Rosa MENGA (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta che reputa rassicurante e che dimostra una presa d'atto circa la necessità di ridefinire il modello di assistenza sanitaria con l'obiettivo di prendersi cura delle persone in condizioni di maggiore fragilità. Nel manifestare apprezzamento per la riflessione in corso sull'evoluzione della presa in carico dei pazienti, adottando anche punti di vista differenti attraverso la partecipazione di esperti appartenenti al mondo filosofico, antropologico e religioso, ribadisce la laicità e l'universalità del Servizio sanitario nazionale. Ricorda che tale laicità costituisce una garanzia dell'apporto che anche le strutture di natura religiosa possono dare al sistema sanitario.
Segnala, peraltro, l'assenza, nella commissione istituita dal Ministero, di rappresentanti delle professioni direttamente coinvolte nelle forme di assistenza, a partire dai medici di medicina generale, dagli assistenti sociali e dagli psicologi. In conclusione, esprime l'auspicio che vi sia un'interlocuzione con il Parlamento rispetto a questi temi e che sia possibile un rapido utilizzo, anche per l'attività di assistenza agli anziani, delle risorse derivanti dagli strumenti adottati in sede di Unione europea.

La seduta termina alle 14.55.

5-04631 Menga: Criteri adottati per la scelta del presidente della Commissione istituita per riformare l'assistenza sanitaria e socio-sanitaria nell'ambito del SSN.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come noto, la pandemia da COVID-19 ha colpito in modo particolare i soggetti più vulnerabili e, in particolare, gli anziani assistiti in Residenze Sanitarie Assistenziali o Case di Riposo; tale situazione impone un profondo ripensamento delle politiche di assistenza sociosanitaria nei confronti di tale categoria di persone fragili.
Per queste ragioni, con decreto del Ministero della salute dell'8 settembre scorso, si è ritenuto opportuno istituire la «Commissione per la riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana».
Essa va considerata come un pensatoio in grado di offrire idee, spunti e riflessioni su cui poi opererà il Ministero della salute.
Alla luce dei recenti eventi, infatti, è emersa l'esigenza di tutelare questa platea di persone in modo diverso rispetto al passato, garantendo loro un'assistenza più adeguata, in grado di limitare il rischio di esposizione ma anche di assicurare condizioni di vita migliori nei contesti familiari di provenienza. È forte la necessità di potenziare la rete dell'assistenza domiciliare, anche attraverso strategie fino ad ora attuate solo in via sperimentale.
Il compito della neoistituita commissione è proprio quello di ripensare l'assistenza degli anziani nel quadro tuttavia di una riflessione più ampia, finalizzata a salvaguardare la dignità di queste persone ed il valore di questo tempo di vita che l'emergenza COVID ha messo in discussione, generando anche un rilevante dibattito politico e filosofico sul valore della vita quando le persone sono più vulnerabili perché anziane o ammalate.
Attese le peculiari finalità della commissione, la scelta dei componenti non si è ispirata solo al dato della competenza tecnica nel campo dell'assistenza medica ma ha inteso abbracciare anche altri rilevanti campi del sapere e delle scienze umane, quali la filosofia, il diritto e la letteratura, proprio per assicurare una migliore comprensione della particolare condizione di vita delle persone anziane nelle variegate implicazioni di carattere umano ed esistenziale oltre che medico ed assistenziale.
Al contempo si è inteso assicurare la presenza di sensibilità diverse, di tipo umano, culturale, religioso e professionale, proprio al fine di promuovere una riflessione a tutto tondo sulla delicata tematica.
Per queste ragioni tra i membri della Commissione di recente istituzione, è stato indicato, in qualità di Presidente, S.E. Monsignor Vincenzo Paglia.
Monsignor Paglia, da sempre infatti si è distinto per l'attenzione rivolta alle categorie fragili e, in particolare, agli anziani.
Giova ricordare il suo impegno costante presso la Comunità di Sant'Egidio, che promuove da molti anni il programma «Viva gli Anziani !», un servizio di assistenza innovativo, volto a contrastare il fenomeno dell'isolamento sociale, attraverso modelli diversi rispetto agli strumenti
ordinari, quali, ad esempio, i servizi residenziali.
Oltre a rappresentanti del mondo scientifico ed ecclesiale, tra i componenti della commissione figurano filosofi, scrittori, giuristi e docenti universitari: in particolare, giova rammentare la presenza di Edith Bruck, scrittrice e poetessa, della Dottoressa Maite Carpio, regista e giornalista, del Professor Gampiero Dalla Zuanna, Ordinario di Demografia presso l'Università di Trento, della Professoressa Nerina Dirindin, Docente di Economia Pubblica e Politica Sanitaria dell'Università di Torino, di Simonetta Agnello Hornby, scrittrice, nonché del Professor Alessandro Pajno, giurista, già Presidente del Consiglio di Stato.
La formazione poliedrica della Commissione, consentirà di condurre una riflessione ad ampio spettro sulla terza età nel contesto emergenziale.
Grazie alle variegate esperienze dei suoi componenti la Commissione potrà fornire un utile contributo a ripensare e a rafforzare la tutela dei nostri anziani nel contesto dell'assistenza domiciliare in una visione integrale della persona, costantemente orientata al rispetto della dignità e del valore della vita.

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