Camera dei Deputati - 5-04588 - Interrogazione sulla presentazione delle richieste di indennizzo da parte dei risparmiatori truffati dai crack bancari. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 5-04588 - Interrogazione a risposta immediata in Commissione presentata il 9 settembre 2020.

Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

il Fir – Fondo indennizzo risparmiatori, è stato istituito dalla legge di bilancio n. 145 del 2018, con una dotazione di oltre 1,5 miliardi di euro (525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021) al fine di indennizzare circa 200 mila risparmiatori truffati dai crack bancari di banche e controllate con sede legale in Italia e poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018;

il 22 agosto 2019 si è aperta la finestra di 180 giorni (prorogati al 18 giugno 2020 dal cosiddetto decreto Cura Italia) per presentare le richieste di indennizzo, esclusivamente in via telematica, tramite la piattaforma Consap – Concessionaria servizi assicurativi pubblici, nonché agenzia ministeriale che gestisce le domande di accesso al Fondo indennizzi;

l'indennizzo – si ricorda – oscilla tra il 30 per cento (per le azioni) ed il 95 per cento (per le obbligazioni) del costo di acquisto dei titoli, entro il limite di 100 mila euro ciascuno, e la domanda può essere presentata dagli aventi diritto (persone fisiche, imprenditori individuali, microimprese, organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, familiari del risparmiatore truffato quali coniugi, uniti civilmente, conviventi more uxorio o di fatto, parenti entro il 2° grado, cui sono stati trasferiti gli strumenti finanziari dopo la messa in liquidazione della banca, o i suoi successori mortis causa) o da loro rappresentanti; l'indennizzo è invece automatico per chi ha un reddito imponibile inferiore a 35 mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro;

ad oggi molti risparmiatori lamentano di non aver ricevuto ancora alcun rimborso, nonostante una norma di legge, ben tre decreti ministeriali (decreti del Ministero dell'economia e delle finanze del 10 maggio 2019, 4 luglio 2019, 8 agosto 2019) ed un arco temporale di oltre un anno trascorso;

lo stesso Governo, dopo la scadenza del 18 giugno 2020, ha annunciato di voler procedere ad ulteriori e scrupolosi controlli prima di erogare gli indennizzi, ad avviso degli interroganti contraddicendo la volontà di un rapido risarcimento ai cittadini truffati, ripetutamente espressa in precedenti occasioni, in specie dai rappresentanti del M5s;

indubbiamente per molte famiglie già colpite dai collassi bancari, l'emergenza Covid-19 ha creato un ulteriore duro colpo in termini economici e l'indennizzo spettante rappresenta oramai una boccata d'ossigeno impellente –:

quali siano le ragioni di siffatti ritardi, quanti siano i risparmiatori ad oggi rimborsati e per quali importi complessivi e quali siano gli ulteriori tempi di attesa per coloro che ancora non hanno ricevuto l'indennizzo dovuto.
(5-04588)

Camera dei Deputati

Giovedì 10 settembre 2020

Finanze (VI)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 10 settembre 2020. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.

5-04588 Bitonci: Erogazioni del Fondo indennizzo risparmiatori (Fir).

Silvia COVOLO (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, dopo aver precisato che quella del Fondo indennizzo risparmiatori è una questione che gli sta particolarmente a cuore e che non vi è stato alcun ritardo nelle erogazioni, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Silvia COVOLO (LEGA) ringrazia il rappresentante del Governo per le precisazioni fornite. Ritiene tuttavia di dover continuare a denunciare la gravità della situazione poiché le risulta, anche sulla base di segnalazioni ricevute personalmente, che molti risparmiatori truffati dai crack bancari non abbiano ancora ricevuto le somme loro dovute, oltre ad aver incontrato numerose difficoltà nel presentare la domanda di indennizzo sulla piattaforma Consap S.p.a. Ritiene, in conclusione, che il Governo debba riservare una particolare attenzione a questa categoria di soggetti, che sono stati tra i più colpiti dall'emergenza economica e sociale conseguente all'epidemia da Covid-19.

  La seduta termina alle 14.30.

5-04588 Bitonci: Erogazioni del Fondo indennizzo risparmiatori (Fir).

TESTO DELLA RISPOSTA

Al 9 settembre 2000 le domande FIR istituite da parte di Consap SpA al 2o livello sono n. 38.288 con esito di proposta di accoglimento per la Commissione tecnica del FIR, per un totale di indennizzi pari a circa euro 486.000.000,00.
Le domande convalidate dalla Commissione Tecnica – che ha natura indipendente – sono pari a 780.
Si ricorda che la norma istitutiva del FIR, e con precisione il comma 493, dell'articolo 1, della legge n. 145 del 2018, predispone una dotazione del Fondo di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Rientriamo perfettamente nell'arco temporale di riferimento e non sussistono ritardi. Si ricorda, altresì, che i termini per la presentazione della domanda, inizialmente fissati al 18 febbraio 2020 e successivamente estesi al 18 aprile, sono stati ulteriormente prorogati dal decreto-legge del 17 marzo 2020 n. 18, al 18 giugno 2020, su istanza delle stesse associazioni di risparmiatori ed a causa dell'emergenza COVID-19.
Nel pomeriggio della data odierna è stata convocata una riunione con i membri della Commissione Tecnica. In tale sede il Governo chiederà:
a) di avviare, nei successivi giorni, la procedura di bonifico delle domande convalidate dalla Commissione Tecnica;
b) di indennizzare l'importo del 100 per cento.

 

 

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