Camera dei Deputati - 5-03667 - Interrogazione sul piano industriale 2020-2022 della compagnia assicurativa Itas. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 5-03667 - Interrogazione a risposta in Commissione presentata il 25 febbraio 2020.

Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

presso la sede genovese della compagnia assicurativa Itas i dipendenti sono in stato di agitazione dal momento che la società ha illustrato, in collegamento video da Trento, il piano industriale 2020-2022, che prevede la riorganizzazione del gruppo con la concentrazione delle attività di corporate a Milano, di quelle di controllo e retail a Trento e dei soli servizi a Genova;

tale ipotesi allarma i sindacati, dal momento che la sede di Genova impiega 180 persone e opera nei settori rami elementari, grandi sinistri, reclami, funzioni di controllo, contabilità;

il gruppo ha definito la sede genovese come un centro di costo con inefficienze, prevedendo quindi di localizzare i soli servizi di assistenza e liquidazione sinistri in area Nord-ovest;

il piano di Itas non fa riferimento a esuberi, bensì a trasferimenti, mentre sono ancora tutti da definire i necessari ammortizzatori sociali per chi non sia in condizione di lasciare Genova e raggiungere la sede di Milano o il quartier generale di Trento;

secondo dati Fisac Cgil, per le funzioni indicate dal piano industriale, a Genova rimarrebbero 60-70 persone, a fronte delle 180 attuali;

i sindacati paventano «licenziamenti mascherati» da richieste di trasferimento, con conseguenti dimissioni per i lavoratori che non possano acconsentire alla richiesta;

nei prossimi giorni dovrebbe quindi aprirsi la vertenza, che si aggiungerebbe ad altre già attive nel settore, come a titolo esemplificativo Carige, Unicredit o Ubi –:

quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano porre in essere al fine di tutelare la posizione dei dipendenti della compagnia Itas e scongiurare i potenziali effetti avversi del piano industriale di cui in premessa.
(5-03667)

Camera dei Deputati 

Mercoledì 15 luglio 2020

Attività produttive, commercio e turismo (X)

INTERROGAZIONI

Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Alessia Morani.

La seduta comincia alle 14.30.

5-03667 Paita: Sulla situazione della compagnia assicurativa Itas.

La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Mattia MOR (IV), nella sua qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara soddisfatto, anche a nome della collega Paita.

 La seduta termina alle 15.10.

5-03667 Paita: Sulla situazione della compagnia assicurativa Itas.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'atto in oggetto l'Onorevole interrogante riferisce che, presso la sede genovese della compagnia assicurativa Itas, i dipendenti sono in stato di agitazione, in quanto il piano industriale 2020-2022, che è stato loro illustrato, prevedrebbe una riorganizzazione del gruppo con la concentrazione delle attività di corporate a Milano, di quelle di controllo e retail a Trento e dei soli servizi a Genova. Quest'ultima circostanza, evidenzia l'interrogante, comporterà, soprattutto per la sede di Genova, una pesante ristrutturazione (da 180 a 70 unità di personale), tenuto conto del fatto che il piano di Itas fa esplicito riferimento a trasferimenti.
Al riguardo rappresento che, al fine di dare riscontro all'atto segnalato, sono state sentite sia l'ANIA e che l'IVASS e, sulla base degli elementi forniti, informo per quel che segue.
L'IVASS ha evidenziato che il gruppo ITAS ha reso noto che, nell'ambito del Piano industriale 2020- 2022, è prevista la riorganizzazione del proprio personale nelle tre sedi di Trento, Milano e Genova. Tali ultime sedi furono istituite, accanto alla storica sede di Trento, in occasione del trasferimento di portafoglio delle rappresentanze italiane della britannica Royal Sun Alliance con effetto dal 1o gennaio 2016. L'obiettivo è quello di realizzare la specializzazione delle sedi e l'accentramento delle strutture al fine di garantire un maggior presidio tecnico del business assicurativo, una migliore efficienza operativa ed il contenimento dei costi. In particolare – segnala l'Istituto – presso la sede di Trento sarebbe previsto l'accentramento di tutte le attività relative al business auto, retail e professionisti, i servizi di staff del Consiglio di Amministrazione e della Direzione generale e la Direzione commerciale; la sede di Milano si specializzerebbe nelle attività relative al business imprese; Genova sarà sede dell’operation e degli uffici liquidativi. L'IVASS conferma che la riorganizzazione, secondo le informazioni rese note con il Piano industriale, dovrebbe essere completata entro la fine del 2021, e prevedrà il trasferimento di risorse dalla città di Genova a quelle di Trento e Milano, mediante l'utilizzo di trasferimenti. L'IVASS sottolinea inoltre che la razionalizzazione delle attività e l'organizzazione delle risorse rientrano nelle autonome scelte gestionali del Gruppo e a loro parere, per come descritte nel Piano industriale, non presentano criticità relativamente ai profili di sana e prudente gestione dell'impresa.
L'ANIA, invece, ha evidenziato che il Gruppo ITAS, durante la seduta dedicata all'illustrazione del Piano Industriale 2020-2022, ha anticipato informalmente (i sindacati non avevano ancora ricevuto alcun invito per un confronto tra le parti ex articolo 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro) una riorganizzazione del Gruppo che vedrebbe, a titolo esemplificativo, l'accentramento di alcune funzioni oggi sparse su più sedi, con lo scopo di raggiungere i benefici organizzativi che normalmente si ottengono a seguito di operazioni straordinarie di Merger and Acquisition.
Dal 1o gennaio 2016, data di acquisizione della branch italiana di RSA da parte del Gruppo ITAS, l'assetto organizzativo del Gruppo non è stato ancora ottimizzato, in ragione dei ripetuti accordi sindacali a tutela del mantenimento delle sedi di lavoro del personale dell'intero
Gruppo. Durante la suddetta seduta, ITAS non aveva ancora definito la sede genovese come un centro di costo con inefficienze, bensì aveva sottolineato come l'intero Gruppo ITAS stesse ancora sostenendo dei costi importanti derivanti da inefficienze non risolte con l'acquisizione di RSA.
Secondo ANIA, pertanto, non corrisponderebbe al vero il fatto che nella sede genovese sia prevista la sola localizzazione dei servizi di assistenza e liquidazione sinistri Area Nord-Ovest: le rappresentanze sindacali avrebbero avviato manifestazioni e scioperi – ancora secondo la medesima – prima ancora di conoscere con precisione l'intera proposta organizzativa, le relative misure di sostegno previste per i diversi casi, le unità produttive impattate dalla proposta organizzative, il reale numero delle risorse impattate e la data di decorrenza.
Fermo restando, dunque, che il piano di riorganizzazione è incluso nella libertà di iniziativa economica di natura strettamente privata il Ministero dello sviluppo economico, monitorerà sulla situazione al fine di scongiurare ogni potenziale effetto negativo dello stesso.

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