Camera dei Deputati - 5-03537 - Interrogazione sui contributi ai veicoli elettrici. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 5-03537 - Interrogazione a risposta in commissione  presentata l'11 febbraio 2020.

Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

l'auto elettrica ha performance già oggi migliori di tutte le alternative disponibili sia in termini di emissioni di CO2 che di inquinanti, essendo l'unica tecnologia che consente la totale eliminazione delle emissioni locali di ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (PM) durante la guida (la fonte dei dati è costituita da elaborazioni Enel su dati Rse, European Environment Agency, Joint Research Center, Ispra, Deloitte);

entro il 2025, a partire dal «Green Deal» europeo, sono attesi 13 milioni di veicoli elettrici in strada, sebbene in questo numero la Commissione europea inserisca anche i veicoli a basse/bassissime emissioni inquinanti, come metano, idrogeno e biocarburanti di nuova generazione (su cui non mancano critiche severe da parte di ambientalisti ed esperti di energia e ambiente);

per aumentare il numero di auto elettriche sulle strade è necessario un importante investimento da parte dello Stato;

un grande passo in avanti è stato posto con la legge n. 145 del 2018 ed, in particolare, con l'articolo 1, commi 1031 e 1041;

il comma 1031 prevede per chi acquista un veicolo nuovo di fabbrica, di categoria M1, nel periodo che va da marzo 2019 al 31 dicembre 2021, a un prezzo inferiore ad euro 50.000, IVA esclusa, e contestualmente rottami un veicolo omologato Euro 1, 2, 3, 4, un contributo che varia a seconda dell'emissione di CO2: sotto i 20 g di CO2 per chilometro il contributo previsto è di euro 4.000; dai 21 ai 70 milligrammi di CO2 per chilometro il contributo previsto è di euro 1.500. In caso di rottamazione, il contributo sarà nel primo caso di euro 6.000 e nel secondo caso di euro 2.500;

il comma 1041 prevede testualmente: «per provvedere all'erogazione dei contributi statali di cui al comma 1031 è istituito, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, un fondo con una dotazione di 60 milioni di euro per il 2019 e di 70 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, che costituisce limite di spesa per la concessione del beneficio»;

di questi 70 milioni di euro previsti 40 potranno essere spesi entro giugno e gli altri 30 da luglio a dicembre;

solo nel mese di gennaio 2020, però, sono stati spesi quasi 9 milioni di euro per l'incentivo in questione;

questa cifra aumenterà di mese in mese per via del fatto che nuovi modelli di veicoli elettrici verranno introdotti nel mercato nazionale nel 2020 in maniera consistente e quindi i 70 milioni stanziati per il 2020 e per il 2021 potrebbero non essere sufficienti –:

se il Governo intenda adottare iniziative per provvedere all'aumento delle risorse del fondo previsto dal comma 1041 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018.
(5-03537)

Camera dei Deputati

Mercoledì 15 luglio 2020

Attività produttive, commercio e turismo (X)

INTERROGAZIONI

Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Alessia Morani.

La seduta comincia alle 14.30.

5-03537 Chiazzese: Sui contributi ai veicoli elettrici.

La sottosegretaria Alessia MORANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Giuseppe CHIAZZESE (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto per l'esaustiva risposta alla propria interrogazione e per quanto il Governo sta facendo per agevolare la diffusione della mobilità sostenibile, in particolare elettrica. Giudica positivamente anche l'esaurimento anticipato dei fondi stanziati per il 2020, successivamente rifinanziati, registrato in un periodo riduzione delle immatricolazioni quale quello del lockdown, a dimostrazione del grande interesse riscosso dall’Ecobonus. Esprime infine apprezzamento per l'approvazione, nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione del decreto-legge cosiddetto Rilancio, dell'emendamento Benamati, che prevede la concessione di contributi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni.
Conclude sottolineando come la linea di sviluppo verso la decarbonizzazione, delineata nel Piano nazionale integrato per l'efficienza energetica, sia ormai tracciata ed auspica che questa possa realizzarsi senza ostacoli, per lasciare ai nostri figli un mondo migliore.

 La seduta termina alle 15.10.

5-03537 Chiazzese: Sui contributi ai veicoli elettrici.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'atto in discussione rimanda al contributo per l'acquisto di auto a basse emissioni di CO2, introdotto dalla legge n. 145 del 2018 (Legge di bilancio 2019) e, più precisamente al fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, ai fini dell'erogazione del contributo medesimo.
Occorre premettere che il settore trasporti ha un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica per il 2030, delineati nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima, che il Governo ha trasmesso alla Commissione europea lo scorso dicembre 2019, in attuazione del Regolamento europeo sulla governance e dell'energia e sull'azione per il clima.
In particolare, tale Piano prevede obiettivi e misure funzionali alla riduzione del fabbisogno di mobilità privata, penetrazione delle fonti rinnovabili nei trasporti, elettrificazione dei mezzi di trasporti, efficienza energetica e riduzione delle emissioni.
Già il Ministro Patuanelli, in una recente seduta in Aula Camera, è intervenuto sul tema dell’automotive ed ha ricordato come la grave crisi conseguente all'epidemia Covid-19 si innesta in una fase di grande trasformazione del settore, che aveva già fatto emergere la necessità di riconvertire le produzioni verso modelli elettrici e a basse emissioni. Il lockdown dunque ha fatto registrare una diminuzione delle immatricolazioni pari al 50,7 per cento in meno rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Resta fuor d'ogni dubbio che l’automotive è sempre stato considerato un settore di prioritaria attenzione da parte del Governo già prima della crisi pandemica.
Si tratta infatti di un asset industriale strategico per il nostro sistema Paese, come testimonia – tra l'altro – l'istituzione presso il Ministero dello sviluppo economico, del Tavolo Automotive (18 ottobre 2019).
Nello specifico, lo scopo del tavolo è stato l'avvio di un confronto con tutti gli attori del settore, al fine di concordare un metodo di lavoro per individuare gli strumenti più funzionali a sostenere il processo di adeguamento della filiera alle esigenze connesse agli obiettivi delineati nel citato Piano.
Sono stati quindi costituiti tre gruppi di lavoro, con il compito di approfondire gli aspetti connessi al sostegno della domanda di mobilità e veicoli a ridotte emissioni, dell'offerta di mobilità e veicoli a ridotte emissioni, delle infrastrutture.
Da ciò emerge il proposito del Ministero dello sviluppo economico di pervenire a un programma organico di misure sul settore automotive, che agisca in modo coordinato sugli elementi principali della filiera.
Voglio sottolineare che nel Decreto Milleproroghe (decreto-legge n. 162 del 2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 8 del 2020), è stata prevista l'estensione dell'Ecobonus e sono stati approvati emendamenti, a prima firma proprio dell'On. Chiazzese, per abbassare da 70 a 60 grammi di CO2 della soglia di accesso agli incentivi, per utilizzare i fondi non usufruiti all'anno successivo e per il passaggio di tutto il gettito del malus al bonus, senza il limite di 70 milioni di euro l'anno, in modo da destinare tutte le somme recuperate dalle auto più inquinanti all'acquisito di auto elettriche o ibride.

Tra le misure prese a sostegno del settore dopo il lockdown, ricordo inoltre che il Decreto Rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020), ora in fase di conversione al Senato, ha previsto il rifinanziamento della misura Ecobonus, promossa dal Ministero dello sviluppo economico con l'obiettivo di favorire, attraverso contributi statali fino a 6.000 euro, la mobilità sostenibile con l'acquisto di veicoli elettrici o ibridi a basse emissioni CO2.
In particolare, rispondendo al quesito degli Interroganti, rilevo che l'articolo 44 di tale decreto, prevede l'incremento del fondo (di cui all'articolo 1, comma 1041, della legge 30 dicembre 2018, n. 145), per l'acquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 g/km: 100 milioni di euro per l'anno 2020 e 200 milioni di euro per l'anno 2021.
Segnalo, infine, che sulla piattaforma online del Ministero dello sviluppo economico dedicata all'Ecobonus, si è aperta la nuova fase di prenotazione dei contributi per l'acquisto di veicoli nuovi a ridotte emissioni, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2020. A seguito delle numerose richieste che hanno determinato l'esaurimento dei primi 40 milioni di euro stanziati per il 2020, il Ministero dello sviluppo economico ha disposto l'ulteriore finanziamento della misura con 20 milioni di euro.
In conclusione, dunque, ribadisco che l’automotive è un settore di prioritaria attenzione di questo Governo, che adotterà ogni iniziativa, anche normativa, utile a garantire il suo rilancio, che si caratterizza per la sua transizione verso una mobilità eco-sostenibile

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