Newsletter Finco n. 01/ 2021.
Il 22 gennaio u.s. Finco ha incontrato, insieme ad ANAS, RFI e alle principali Confederazioni ed Associazioni, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Paola De Micheli sulla parte PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) di competenza di tale Ministero.
È stato ampiamente riconosciuto, analizzato e normato l’apporto che le infrastrutture possono dare al rilancio dell’economia del Paese. Assai meno approfonditi risultano invece gli aspetti legati alla manutenzione ed alla diagnostica del nostro territorio e di ciò che su di esso è costruito. Questi, pur meno “appariscenti” se non purtroppo in occasione dei ricorrenti eventi calamitosi e/o tragici, possono garantire quei mille piccoli cantieri - in diverse aree e settori economici - non meno importanti ai fini del suddetto rilancio, che è il tema fondamentale del PNRR. Un primo aspetto in cui la manutenzione è di assoluta rilevanza è quello sismico. L’elevato rischio sismico del territorio nazionale dipende oltre che dalla frequenza ed intensità dei terremoti che periodicamente lo colpiscono, dall’elevata vulnerabilità del patrimonio edilizio. Ciò è dovuto anche alla presenza di un gran numero di edifici storici che non offrono garanzie di resistenza da un punto di vista sismico. Circa la metà dei 22.000 centri storici italiani si trova collocata nelle aree a più alto rischio sismico. L’unico modo per proteggere la popolazione ed il patrimonio edilizio dai terremoti resta perciò quello di realizzare interventi sistematici di prevenzione sugli edifici ascrivibili alla categoria di “vecchi”, cioè costruiti anteriormente all’emissione della normativa che determina la classificazione sismica del tessuto edilizio italiano, in modo da rafforzarne la struttura e impedirne il collasso in caso di terremoto. La valutazione e progettazione ed esecuzione degli interventi richiede grande capacità professionale d’impresa………………
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