Comm.ne Industria (10a) -Audizione nell'ambito dell' affare assegnato n. 401 sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio di Federalberghi; ENIT (Agenzia nazionale del turismo); CNEL (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro), del 21 ottobre 2020.

Commissione Industria (10a) - Audizione nell'ambito dell'affare assegnato n. 401 sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio di Federalberghi; ENIT (Agenzia nazionale del turismo); CNEL (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro), del 21 ottobre 2020 – Sintesi diretta web.

Il direttore generale di Federalberghi, ha illustrato alcune criticità legate al settore che rappresenta, in ordine alle condizioni disastrose di mercato.

Ha detto che, da gennaio fino a metà giugno, gli effetti del lockdown hanno inciso profondamente su questo settore.

In estate si è consentito ad un numero ristretto di imprese di contenere i danni, ma le città, soprattutto quelle d’arte, sono ancora ferme. Gli alberghi stagionali sono ancora chiusi: circa 6000 alberghi chiusi da marzo perché i costi di apertura sono superiori a quelli di chiusura. Ha sottolineato che non si tratta delle sole città più famose ma anche di piccole città che hanno risentito notevolmente di questa crisi.

Si stima che a fine anno ci sarà una perdita del 60% del fatturato. Ha ricordato che in un anno normale su 430 milioni di presenze turistiche in Italia, la metà è straniera.

Anche il turismo d’affari è in buona parte fermo.

In un anno orinario, 60 milioni si stranieri e vanno all’estro 18 mln di italiani all’estero. Anche se tali flussi si compensassero, la mancanza di 60 mln di stranieri non può essere compensata interamente con la sostituzione dei 18 mln di italiani (senza considerare che su questi 18 mln di italiani, non tutti sono andati in vacanza).

Le conseguenze sull’occupazione sono devastanti: i dati INPS dicono che ad agosto alberghi e ristoranti hanno fatto 44 mln ore di CIG.

Ha stimato che il fabbisogno di cassa aumenterà e si protrarrà anche per l’anno successivo.

Anche il turismo di prossimità è al momento chiuso.

Per l’occupazione stagionale si stima un calo del 70% delle assunzioni.

Alla luce di questi dati occorre continuare con le misure di sostegno: servirà altra cassa integrazione oltre che l’incentivo per chi rientra dalla cassa. Di quest’ultima ha detto che il dl agosto prevede che lo sgravio contributivo per chi rientra dalla cassa, concettualmente perfetta, non è praticabile per il settore alberghiero poiché destinata solo a chi rientra completamente dalla cassa, considerando che le aperture sono graduali anche alla luce delle misure restrittive dei diversi DPCM. Ha chiesto una rielaborazione di questa misura per questo comparto.

Anche sullo sgravio IMU occorrono dei ritocchi, poiché sono stati tagliate situazioni che invece dovrebbero beneficiare di questo incentivo.

Si è dichiarato soddisfatto per il credito di imposta su affitti e per la sua proroga.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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