Riforma della tariffazione stradale - Il Consiglio definisce la sua posizione.

Riforma della tariffazione stradale - Il Consiglio definisce la sua posizione

18.12.2020 Consiglio europeo - L'UE sta rivedendo le norme sulla tariffazione stradale (direttiva Eurobollo) per affrontare questioni riguardanti le emissioni di gas a effetto serra e altri tipi di impatto ambientale, la congestione del traffico e il finanziamento delle infrastrutture stradali.

Oggi gli ambasciatori degli Stati membri hanno convenuto un mandato negoziale per la riforma, che comprenderà un nuovo sistema di differenziazione degli oneri per i veicoli pesanti sulla base delle emissioni di CO2. Il nuovo sistema promuoverà l'ingresso sul mercato di veicoli a emissioni ridotte e contribuirà a contrastare i cambiamenti climatici, in linea con il Green Deal europeo.

Con il mandato odierno, il Consiglio ha dimostrato la sua ambizione per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi in materia di sostenibilità e ambiente nel settore del trasporto su strada. La revisione della tariffazione stradale riguarderà non solo l'inquinamento atmosferico e acustico, ma anche le emissioni di CO2, incentivando trasporti più puliti ed efficienti e contribuendo così a ridurre le emissioni dei trasporti e ad affrontare efficacemente il riscaldamento globale.

Andreas Scheuer, ministro federale tedesco dei Trasporti e delle infrastrutture digitali, presidente del Consiglio

Mandato del Consiglio

Il mandato del Consiglio fornisce agli Stati membri un insieme di strumenti per riscuotere diritti per l'uso delle strade al fine di ridurre l'inquinamento causato dai trasporti, rendere più scorrevole il traffico e recuperare i costi di costruzione, esercizio e manutenzione delle infrastrutture.

Gli Stati membri potranno ancora scegliere il modello di tariffazione che preferiscono. Date le differenze geografiche, di densità demografica e di reti stradali, nonché in termini di sistemi di tariffazione già in vigore, registrate tra i paesi dell'UE, i diritti basati sulla durata saranno mantenuti come alternativa economicamente efficace alla tariffazione basata sulla distanza.

L'ambito di applicazione delle norme sarà esteso in modo da disciplinare non solo i veicoli commerciali pesanti ma anche altri veicoli cui gli Stati membri potrebbero voler applicare diritti, come autobus, furgoni o autovetture. I paesi avranno la possibilità di applicare pedaggi e diritti d'utenza per ciascun tipo di veicolo indipendentemente gli uni dagli altri. Gli Stati membri possono anche prevedere aliquote dei pedaggi ridotte e diritti di utenza ridotti o esonerare determinati veicoli dall'obbligo di pagare il pedaggio o il diritto di utenza a particolari condizioni.

La principale modifica rispetto al sistema attuale sarà l'introduzione di un nuovo strumento a livello di UE per la differenziazione degli oneri per le infrastrutture e dei diritti d'utenza per i veicoli pesanti sulla base delle emissioni di CO2. La differenziazione si baserà sulle norme vigenti in materia di CO2. All'inizio il sistema si applicherà solo agli autocarri più grandi, ma potrà gradualmente essere esteso ad altri tipi di veicoli pesanti e regolarmente adattato al progresso tecnologico mediante atti di esecuzione.

Per incentivare l'acquisto di veicoli "migliori della classe", gli Stati membri potranno concedere un trattamento preferenziale ai veicoli a emissioni zero.

Gli Stati membri potranno continuare ad applicare l'attuale differenziazione degli oneri basata sulle categorie di emissione EURO per la flotta esistente. Dovranno tuttavia applicare oneri e diritti ridotti basati sulle emissioni di CO2 per i veicoli nuovi.

I principi fondamentali per la destinazione degli introiti generati dagli oneri stradali restano invariati. In generale, gli Stati membri dovrebbero destinare gli introiti generati dagli oneri per le infrastrutture e per i costi esterni a progetti nel settore dei trasporti, in particolare a sostegno della rete transeuropea dei trasporti, pur non essendone obbligati. Per quanto riguarda gli introiti generati attraverso maggiorazioni, resta obbligatorio destinarli al settore dei trasporti.

Le norme consentiranno agli Stati membri di applicare una maggiorazione più elevata (fino al 50%) all'onere per l'infrastruttura imposto per specifici tratti stradali fortemente congestionati, se tutti gli Stati membri interessati sono d'accordo.

Gli Stati membri avranno due anni di tempo dall'entrata in vigore della direttiva per recepirne le disposizioni nei rispettivi diritti nazionali.

Procedura

Nel maggio 2017 la Commissione ha presentato la proposta di revisione della direttiva Eurobollo nell'ambito del primo pacchetto sulla mobilità.

Il mandato è stato approvato dagli ambasciatori riuniti in sede di Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio. La presidenza può dunque avviare i negoziati con il Parlamento europeo sul testo definitivo.

Informazioni generali: norme UE vigenti in materia di tariffazione stradale

Nell'UE la tariffazione stradale è una scelta nazionale e gli Stati membri possono decidere se introdurla sul loro territorio o meno. Tuttavia, se decidono di riscuotere diritti devono attenersi ad alcune norme comuni stabilite nella direttiva Eurobollo. L'obiettivo è garantire che l'imposizione degli oneri stradali non risulti discriminatoria nei confronti del traffico internazionale e non provochi distorsioni della concorrenza tra gli operatori dei trasporti.

Le norme UE vigenti in materia di tariffazione stradale riguardano i pedaggi calcolati in base alla distanza percorsa e i diritti di utenza basati sulla durata (bolli di circolazione) per i veicoli pesanti per l'uso di determinate infrastrutture. L'idea è che i costi di costruzione, esercizio e sviluppo delle infrastrutture possano essere coperti con l'imposizione di pedaggi e bolli agli utenti della strada. Gli oneri possono essere integrati da un onere per i "costi esterni" volto a ridurre l'inquinamento dovuto al trasporto su strada. Gli Stati membri possono inoltre modulare l'onere per l'infrastruttura per tener conto della congestione del traffico.

Un link al testo approvato sarà aggiunto a questo comunicato stampa sul nostro sito web.

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