Equità nella filiera alimentare: la Commissione propone di migliorare la trasparenza dei prezzi
- Equità nella filiera alimentare: la Commissione propone di migliorare la trasparenza dei prezzi
Dopo aver vietato le pratiche commerciali sleali e migliorato la cooperazione tra i produttori, la Commissione presenta oggi il terzo elemento finalizzato a migliorare l'equità nella filiera alimentare, introducendo una maggiore trasparenza nelle modalità di comunicazione dei prezzi all'interno della stessa.
22-05-2019
La Commissione europea ha presentato oggi una proposta che permetterà di rendere disponibili informazioni fondamentali sulle modalità di determinazione dei prezzi dei prodotti agroalimentari nei diversi punti della relativa filiera.
Le differenze tra i prezzi di acquisto e di vendita possono fornire informazioni sui costi intermedi (quali trasporto, assicurazione, magazzinaggio, ecc.) tra venditore e acquirente. Una maggiore trasparenza può contribuire a migliorare le decisioni delle imprese e la fiducia nella correttezza delle diverse fasi della filiera alimentare. Avere accesso in modo facile e tempestivo a informazioni sull'andamento del mercato è inoltre fondamentale per competere efficacemente sui mercati mondiali.
Phil Hogan, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “Il rafforzamento del ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare ha costituito una delle priorità della Commissione. Una maggiore trasparenza del mercato consentirà di garantire un accesso paritario alle informazioni in materia di prezzi, e una maggiore chiarezza delle stesse, rendendo la nostra filiera alimentare più equa ed equilibrata. Queste nuove regole integreranno la direttiva sul divieto delle pratiche commerciali sleali, di recente adozione, a tutto beneficio degli operatori più piccoli e deboli della filiera alimentare e la loro introduzione rispecchia l'enorme sostegno pubblico in tutta l'UE a favore di un rafforzamento del ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare.”
Se, da un lato, sono disponibili moltissime informazioni sull'andamento dei mercati agricoli (prezzi, volumi di produzione, scorte, ecc.), si riscontra, dall'altro, una quasi assenza di informazioni su altri mercati fondamentali della filiera agroalimentare, in particolare quelli che operano tra agricoltori e consumatori a livello di trasformazione alimentare e vendita al dettaglio. L'asimmetria tra le informazioni in possesso degli agricoltori e di altri operatori della filiera alimentare pone i primi in una situazione di notevole svantaggio sul mercato ed erode la fiducia nella correttezza delle operazioni. La mancanza di informazioni sull'andamento del mercato da parte delle aziende di trasformazione e dei rivenditori è stata chiamata la "scatola nera" della filiera agroalimentare, che la proposta odierna intende aprire.
Le misure proposte interessano i settori delle carni, delle uova, lattiero-caseario, degli ortofrutticoli, dei seminativi, dello zucchero e dell'olio di oliva. Esse si basano sugli attuali sistemi e procedure di raccolta dei dati, già in funzione e utilizzati da operatori e Stati membri per comunicare alla Commissione le informazioni sul mercato, ai quali è assegnato ora un ambito di applicazione più ampio. Ogni Stato membro sarà responsabile della rilevazione dei dati sui prezzi e sui mercati. La Commissione raccomanda agli Stati membri di scegliere l'approccio migliore sotto il profilo dei costi e di non prendere in considerazione le piccole e medie imprese per ridurre gli oneri amministrativi. Gli Stati membri comunicheranno i dati alla Commissione che, a sua volta, li divulgherà tramite il suo portale sui dati agroalimentari e gli osservatori del mercato dell'UE.Cerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• È essenziale che le informazioni fornite dagli Stati membri siano accurate e tempestive.
Conformemente alle procedure della Commissione per legiferare meglio, la proposta è ora pubblicata ai fini di una consultazione pubblica della durata di quattro settimane. Sarà quindi adottata dalla Commissione europea e dovrebbe entrare in vigore sei mesi dopo la sua adozione.
Contesto
Fin dall'inizio del suo mandato la Commissione si è adoperata a favore di una filiera alimentare più equa ed equilibrata.
Nel 2016 è stata istituita la task force per i mercati agricoliCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• (AMTF) con l'obiettivo di valutare il ruolo degli agricoltori nella più ampia filiera alimentare e formulare raccomandazioniCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• sul suo rafforzamento e miglioramento.
Sulla base di queste raccomandazioni la Commissione ha avviato nel 2017 una valutazione d'impatto inizialeCerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• e una consultazione pubblica sul miglioramento della filiera alimentare, vertenti entrambe su tre elementi: pratiche commerciali sleali, cooperazione tra i produttori e trasparenza del mercato.
Un recente sondaggio di opinione a livello dell'UE pubblicato nel febbraio del 2018 mostra che una grande maggioranza dei partecipanti (88%) ritiene importante rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare. A conferma di tale tendenza, il 96% dei partecipanti alla consultazione pubblica del 2017 sulla modernizzazione della PAC si è dichiarato d'accordo con la proposta di includere tra gli obiettivi della politica agricola comune il miglioramento della posizione degli agricoltori nella catena del valore.
Lo scorso anno la Commissione ha presentato una proposta mirata a vietare le pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare, che è stata votata dai colegislatori nel aprile 2019. Le nuove norme garantiranno la tutela del 100 % degli agricoltori europei e dei fornitori piccoli e medi contro le pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare.
Per ulteriori informazioni
Proposta relativa al rafforzamento della trasparenza del mercato nella filiera alimentare dell'UE.