Aggiornamento Fit-for-55.

Aggiornamento Fit-for-55

Si riporta il seguente aggiornamento, che riguarda il Fit for 55:

Lo scorso 8 giugno si sono tenuti, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo riunita a Strasburgo, tre importanti voti sulla riforma del mercato del carbonio dell'UE (sistema ETS), sull'introduzione di una tassa sul carbonio alla frontiera e sui nuovi standard di emissioni CO2 per auto e van. Per quanto riguarda la riforma del sistema ETS, a seguito dell’approvazione di un emendamento proposto dalla Commissione Industria e sostenuto da parte dei liberali e dall’ala destra del Parlamento, che prevedeva una timeline più lunga per quanto riguarda la traiettoria di riduzione delle quote gratuite previste dal meccanismo, il gruppo dei Socialisti e Democratici ha deciso di votare contro la proposta di riforma (il Partito Democratico, parte del gruppo dei Socialisti, si è, tuttavia, in gran parte astenuto). Tale decisione, che si è aggiunta al voto contrario di Verdi, Sinistra, Conservatori (Fratelli d’Italia) e dal gruppo ID (Lega), ha determinato la bocciatura del rapporto, che aveva invece ricevuto l’appoggio dei Popolari (Forza Italia) e da parte dei Liberali (Italia Viva, Azione). Il Movimento 5Stelle ha, anch’esso, optato per l’astensione. Si ritorna, pertanto, alla Commissione Ambiente del Parlamento europeo, per cercare di trovare un nuovo accordo, possibilmente già nelle prossime due settimane. A seguito dell’inaspettata bocciatura del rapporto, l’emiciclo di Strasburgo ha deciso di congelare anche il regolamento sull'introduzione di una tassa sul carbonio alla frontiera, rinviandolo alla Commissione Ambiente senza procedere neppure al voto sugli emendamenti, dal momento l’iniziativa è strettamente legata alla riforma del sistema ETS.
Si è invece svolto senza eccessivi ostacoli il voto sul regolamento sui nuovi standard CO2 per auto e van. Gli eurodeputati hanno votato a favore della totale elettrificazione della filiera automotive al 2035, respingendo un emendamento dei Popolari che prevedeva un obiettivo del 90%. È stato però ridotto il target al 2025 dal -20% al -15% e sono stati respinti alcuni emendamenti dei Verdi che prevedevano l’elettrificazione totale al 2030 e un target intermedio al 2027. È stata poi approvata con una solida maggioranza la deroga prevista per i piccoli produttori (meno di 10000 veicoli all’anno), che prevede la possibilità per tali costruttori di trattare autonomamente con la Commissione i propri target di emissione fino al 2036, così come l’attuale meccanismo che garantisce un’equa ripartizione degli oneri tra costruttori di veicoli commerciali leggeri. La proposta di regolamento dovrà ora essere negoziata in sede di trilogo da Parlamento e Consiglio.

 

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