Corte dei Conti - Inaugurazione dell'anno giudiziario 2019 del 15 Febbraio 2019. Concessioni autostradali...................

Estratto dalla relazione del Procuratore Generale Alberto Avoli……………In particolare, dalle indagini sui destinatari di concessioni pubbliche sono emersi con evidenza specifici nodi patologici.

Il livello regolatorio nelle concessioni deve invece essere molto attento, atteso che al concessionario va riconosciuta ampia autonomia per far fronte al rischio di impresa, contrattualmente assunta.

La convenzione concessoria e/o il contratto di servizio che accompagnano il provvedimento di concessione debbono dunque costituire la base per l’esercizio dei poteri di regolazione e vigilanza.

Costituiscono pertanto fonte di responsabilità amministrativa la mancata o insufficiente organizzazione delle strutture pubbliche competenti ad esercitare con tempestività i prescritti poteri, regolatori e di vigilanza. La Corte non ha mancato di avvalersi di tutti gli strumenti di cui dispone – di giurisdizione e controllo – per porre in luce la necessità di monitorare continuamente il rispetto da parte dei concessionari dei loro obblighi contenuti nelle convenzioni di servizio.

 

A titolo esemplificativo, in sede di controllo di legittimità di un decreto ministeriale – che convalidava un Piano degli interventi per la sicurezza antisismica di viadotti autostradali –, la Corte ha evidenziato che “è compito e responsabilità dell’amministrazione provvedere, con l’urgenza dovuta, alla conclusione dell’iter procedimentale concernente l’approvazione degli interventi dell’intero impianto infrastrutturale, necessari alla completa messa in sicurezza dei

percorsi autostradali (in questione: A24 e A25 ndr). Si rimette all’Amministrazione l’onere di adoperarsi a predisporre con maggiore tempestività gli atti che hanno ad oggetto lavori urgenti…”.

La valorizzazione della dirigenza pubblica e il rafforzamento dei poteri regolatori nel partenariato costituiscono, dunque, due importanti priorità nel percorso di riduzione del gap di efficacia e di efficienza della amministrazione pubblica italiana.

È diffusa l’opinione secondo la quale i molti “mali” dell’amministrazione troveranno soluzione nella digitalizzazione delle procedure.

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