Camera dei deputati - 7-00449 - 7-00474 - 7-00476 - Risoluzione sulle iniziative a sostegno della stampa quotidiana e periodica e del servizio radiofonico. Approvazione della risoluzione n. 8-00075

Camera dei deputati - 7-00449 - Risoluzione in Commissione presentata il 23 aprile 2020.

La VII Commissione,

premesso che:

nell'ambito dell'emergenza sanitaria derivante dal diffondersi del Covid-19 è stato riconosciuto alla stampa quotidiana e periodica e al servizio radiofonico il ruolo di servizio essenziale;

tale riconoscimento, nei recenti provvedimenti emanati dal Governo, si è concretizzato con l'esclusione dell'attività editoriale e radiofonica dalle attività produttive sospese e, in particolare, per le edicole dalla chiusura delle attività commerciali;

la crisi strutturale del settore dell'editoria giornalistica ha determinato negli ultimi 11 anni un calo del 69 per cento del totale dei ricavi (da vendita delle copie e da pubblicità) a cui si aggiungono i primi segnali di contrazione dell'attività economica derivanti dall'emergenza coronavirus. In particolare, ciò si riflette, nel settore dell'editoria giornalistica e radiofonica, con tagli rilevanti degli investimenti pubblicitari, prevalente driver di ricavi per le aziende del settore, con cancellazioni delle campagne già pianificate, in particolare di eventi, fiere e concerti già programmati;

la Federazione concessionarie pubblicità (Fcp) stima per il mercato pubblicitario una perdita per i primi 6 mesi del 2020 di circa 450 milioni di euro, pari al 15 per cento degli investimenti complessivi. In particolare, le stime sul mezzo stampa sono di una perdita del 25 per cento sui quotidiani e del 25 per cento sui periodici, significativamente superiore alla contrazione media del mercato, mentre per il settore radiofonico la perdita è pari al 18 per cento quindi sempre superiore alla contrazione media del mercato;

la stampa e la radio continuano, comunque, a rendere un servizio di informazione puntuale, qualificato, verificato e attendibile ai cittadini, di particolare valore ed efficacia nel contrasto attivo alla diffusione di false informazioni;

tale situazione, in assenza di immediati interventi, metterà a serio rischio la tenuta finanziaria ed economica delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle imprese radiofoniche per sostenere l'informazione di qualità, tale da limitare l'impatto delle perdite derivanti dall'emergenza sanitaria;

la crisi rischia, tra l'altro, di compromettere l'attività e l'esistenza di circa 200 (duecento) aziende editoriali, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro, condotte da cooperative di giornalisti e poligrafici per lo più sorte dall'iniziativa di ex dipendenti dopo il disimpegno o il fallimento dei precedenti editori. Tali iniziative editoriali rappresentano un punto di riferimento soprattutto a livello locale quale garanzia di corretta informazione,

impegna il Governo:

ad assumere, nel più breve tempo possibile, iniziative di sostegno al settore dell'informazione volte a prevedere:

a) per l'anno 2020 alle imprese editrici di quotidiani e di periodici di un credito d'imposta pari al 10 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto della carta utilizzata per la stampa;

b) per l'anno 2020, un regime fiscale straordinario per il commercio di quotidiani e di periodici, in deroga al regime vigente, con l'applicazione, ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, di una forfettizzazione della resa del 100 per cento delle copie consegnate o spedite, in luogo dell'80 per cento oggi previsto;

c) una modifica della disciplina della pubblicità delle aste giudiziarie con l'obbligo – in luogo della mera facoltà – di pubblicazione degli avvisi d'asta, anche sui quotidiani nazionali e locali;

d) per l'anno 2020 un credito d'imposta del 50 per cento per le spese sostenute dalle imprese radiofoniche per l'utilizzo di energia elettrica;

ad adottare iniziative per abrogare il comma 810 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, in previsione di una riforma organica della normativa a tutela del pluralismo dell'informazione, che tenga conto anche delle nuove modalità di fruizione dell'informazione da parte dei cittadini e degli effetti sulle imprese editrici di quotidiani e periodici della diffusione del Covid-19;

ad adottare iniziative volte a prevedere che, al fine di garantire un trattamento equo, trasparente e non discriminatorio degli investimenti pubblicitari da parte della pubblica amministrazione, degli enti locali, degli enti pubblici, delle società partecipate da questi soggetti o da soggetti che, a qualunque titolo, esercitino la propria attività in ragione di concessione individuale o autorizzazione generale con gli enti anzidetti, i predetti soggetti devono destinare una quota pari almeno al cinque per cento degli investimenti pubblicitari alle imprese che nell'esercizio precedente erano in possesso dei requisiti previsti dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70;

ad adottare iniziative volte a prevedere che, al fine di consentire una più efficiente gestione dei flussi pubblicitari è fatto obbligo a tali imprese di attivare consorzi o cooperative con almeno venti soggetti, di cui almeno otto imprese editrici di giornali quotidiani, stabilendo che detti consorzi o cooperative di imprese ripartiscano gli investimenti pubblicitari tra i vari mezzi con criteri di equità e trasparenza e che sia delegato al Dipartimento per l'informazione e l'editoria il controllo dell'effettivo rispetto della norma, demandando il regolamento di attuazione a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentite le associazioni di categoria.
(7-00449)

Camera dei Deputati

Mercoledì 20 maggio 2020

Cultura, scienza e istruzione (VII)

RISOLUZIONI

  Mercoledì 20 maggio 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Interviene il ministro dell'università e della ricerca Gaetano Manfredi.

  La seduta riprende alle 13.10.

7-00449 Casciello, 7-00465 Mollicone, 7-00467 Anzaldi, 7-00472 Belotti, 7-00474 Piccoli Nardelli e 7-00476 Fratoianni: Misure di sostegno dell'editoria a contrasto degli effetti dell'epidemia Covid-19.

(Seguito della discussione congiunta e rinvio – Abbinamento delle risoluzioni 7-00474 Piccoli Nardelli e 7-00476 Fratoianni).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 12 maggio 2020.

Luigi GALLO, presidente, avverte che sulla stessa materia delle risoluzioni in titolo sono state assegnate alla Commissione anche le risoluzioni 7-00474 Piccoli Nardelli e 7-00476 Fratoianni, che saranno discusse congiuntamente alle altre.

Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) illustra la sua risoluzione 7-00474.

Federico MOLLICONE (FDI) ritiene che, a questo punto, con la presentazione delle risoluzioni Piccoli Nardelli e Fratoianni, il quadro delle posizioni dei gruppi sul settore dell'editoria sia sufficientemente completo e sia quindi possibile iniziare il lavoro di sintesi in vista di una risoluzione unitaria rappresentativa di tutta la Commissione – come già avvenuto in materia di cultura e spettacolo, prima, e di università, ricerca e alta formazione
artistica e musicale, poi – e tentare di deliberare la prossima settimana.
Dopo aver quindi brevemente riepilogato i temi che la sua parte politica reputa più di rilievo, si sofferma in particolare sulle edicole, che necessitano di sostegno pubblico, sottolineando come svolgano una funzione sociale, essendo un punto di aggregazione e di riferimento delle comunità locali nei piccoli centri e nei quartieri cittadini.

Luigi CASCIELLO (FI) concorda sul percorso auspicato dal deputato Mollicone, reputando anch'egli possibile e opportuno per tutte le forze politiche convergere su una risoluzione unitaria e non ravvisando ostacoli a questo, considerato che anche la risoluzione del Partito democratico, testé illustrata dalla deputata Piccoli Nardelli, ha contenuti sui quali ritiene si possa essere tutti d'accordo. Osserva, in particolare, che il settore dell'editoria giornalistica era già in crisi prima dell'emergenza sanitaria, la quale ha solo aggravato la situazione: le nuove tecnologie hanno stravolto il mondo dell'informazione, mettendo a rischio il giornalismo di qualità e molti posti di lavoro. Dopo aver menzionato lo stato di dissesto dell'INPGI, rimarca che – come dimostrato anche dalla circolazione di tante false notizie in queste settimane – è interesse pubblico che esistano organi di informazione seri e che il servizio d'informazione sia curato da professionisti riconosciuti.

Gianluca VACCA (M5S) annuncia che anche il suo gruppo ha depositato oggi una risoluzione sul tema dell'editoria, che si augura sia assegnata a breve alla Commissione, in modo che si possa cominciare presto a lavorare ad una risoluzione unitaria.

Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

 La seduta termina alle 13.25.

Camera dei Deputati

Mercoledì 27 maggio 2020

Cultura, scienza e istruzione (VII)

  Mercoledì 27 maggio 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'istruzione Anna Ascani e il sottosegretario di Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri Andrea Martella.

RISOLUZIONI

 La seduta comincia alle 13.10.

7-00449 Casciello, 7-00465 Mollicone, 7-00467 Anzaldi, 7-00472 Belotti, 7-00474 Piccoli Nardelli, 7-00476 Fratoianni e 7-00482 Vacca: Misure di sostegno dell'editoria a contrasto degli effetti dell'epidemia COVID-19.

(Seguito della discussione congiunta e conclusioneAbbinamento della risoluzione 7-00482 Vacca – Approvazione della risoluzione n. 8-00075).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 20 maggio 2020.

Luigi GALLO, presidente, avverte che sulla stessa materia delle risoluzioni in titolo è stata assegnata alla Commissione anche la risoluzione 7-00482 Vacca, che sarà discussa congiuntamente alle altre. Avverte che la deputata Piccoli Nardelli ha elaborato assieme ai primi firmatari o comunque referenti delle diverse risoluzioni in titolo un testo di risoluzione unitario.

Nicola FRATOIANNI (LEU) rinuncia a illustrare la sua risoluzione 7-00476.

Gianluca VACCA (M5S) rinunzia ad illustrare la sua risoluzione 7-00482, riservandosi di intervenire sulla risoluzione unitaria.

Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) illustra la proposta di risoluzione unitaria (vedi allegato 1), che, tenendo ben presente l'importanza e la delicatezza del tema, dimostra la capacità della Commissione di dare indicazione al Governo circa le istanze che è opportuno recepire per sostenere
tutto il comparto dell'informazione. Dopo aver ricordato la fragilità che caratterizzava il settore dell'editoria già prima del dilagare della crisi economica legata alla pandemia, sottolinea l'importanza di questo settore per la vita democratica, alla luce dell'articolo 21 della Costituzione e del pluralismo, a garanzia dell'esercizio di diritti e libertà. Proprio per la sua essenziale funzione di pubblico interesse, la stampa non ha chiuso nel periodo in cui la maggior parte delle attività economiche si sono dovute fermare e le edicole hanno rafforzato il loro ruolo di riferimento primario nei servizi offerti ai cittadini. Nell'illustrare gli impegni rivolti al Governo, contenuti nel testo unitario, evidenzia che essi sono finalizzati soprattutto a rendere costanti gli importanti risultati conseguiti nel periodo dell'emergenza. Ricorda che mentre per alcuni di essi il Governo si era già pronunciato favorevolmente nel corso delle audizioni avvenute nelle precedenti settimane, per altri è opportuno oggi che ci sia un accoglimento affinché il quadro delle misure possa dirsi completo. Conclude ringraziando tutti i colleghi che hanno collaborato alla costruzione della risoluzione unitaria.

Il sottosegretario Andrea MARTELLA, esprimendo parere favorevole sulla risoluzione unitaria, conferma la propria disponibilità a proseguire nel lavoro comune intrapreso nelle scorse settimane. Ringrazia quindi tutti i gruppi della Commissione per la qualità del lavoro svolto e sottolinea l'importanza di una convergenza di vedute sulle misure da approntare a sostegno del settore editoriale, la cui tenuta è fondamentale in termini strategici, economici e di qualità della democrazia. Fa presente che – come rilevato anche nelle premesse della risoluzione unitaria – diverse istanze sollevate dalla Commissione in occasione della sua audizione del 29 aprile hanno già trovato riscontro nel decreto-legge «rilancio», a dimostrazione dell'importanza del lavoro portato avanti dalla Commissione come base per gli interventi del Governo.

Federico MOLLICONE (FDI) si dichiara soddisfatto per il lavoro fin qui svolto dalla Commissione attraverso le risoluzioni: lavoro che, ancora una volta, sfocia in un atto unitario di sintesi delle diverse posizioni politiche, dimostrando che – a differenza di quanto avviene a livello più generale – è possibile lavorando trovare la convergenza tra posizioni politiche diverse. Dopo aver quindi ringraziato i colleghi della maggioranza per aver consentito finora il concerto con le forze di opposizione sui temi cari alla Commissione cultura, esprime l'auspicio che possa avvenire altrettanto in materia di istruzione e di sport.
Apprezzando il fatto che alcuni temi contenuti nella sua risoluzione sull'editoria sono confluiti nel testo unitario, sottolinea l'importanza di avere una visione più ampia delle delicate questioni che riguardano questo settore, andando oltre le misure di rilancio da adottare per affrontare l'emergenza. In proposito auspica che queste non restino «lettera morta» e che, anzi, possano essere rinforzate, con particolare riguardo ai fondi, che sono ancora, a suo avviso, insufficienti. A tale riguardo, ricorda che l'incremento del Fondo per il pluralismo è stato sollecitato in diverse occasioni dai rappresentanti delle categorie del settore. Si dichiara convinto che la condivisione di orientamenti insita nella risoluzione parlamentare che sta per essere approvata in modo unanime assicuri al sottosegretario Martella una posizione di forza e lo esorta a farla valere, ai tavoli delle trattative con gli altri membri del Governo, per ottenere le risorse necessarie ad attuare gli indirizzi unanimi del Parlamento.
Richiama quindi gli impegni della risoluzione unitaria che la sua parte politica ritiene più importanti, tra i quali il recepimento della direttiva europea sul diritto d'autore.

Luigi CASCIELLO (FI), ringraziando i colleghi e in particolare quelli della maggioranza per il lavoro di collaborazione, sottolinea che l'intesa raggiunta non era affatto scontata su un tema che è stato
spesso terreno di scontro tra le diverse forze politiche. Ritiene che, avendo tutte le forze politiche trovato una sintonia sugli indirizzi generali, si potrà ora più facilmente lavorare alla riforma organica del settore, che non è più rinviabile. Apprezzando, in particolare, della risoluzione gli impegni che si chiedono al Governo per adottare misure a sostegno delle cooperative editoriali, auspica che nel futuro vengano individuate modalità che consentano un più facile accesso ai contributi anche alle piccole imprese editoriali, specialmente a quelle a carattere locale, che, pur svolgendo un ruolo importante nel mondo dell'informazione, sono più esposte al rischio di chiusura. Conclude sottolineando due impegni in particolare: quello per l'aumento del Fondo per il pluralismo e quello per l'accelerazione del processo di riforma organica del sistema, al quale ritiene si debba cominciare a lavorare subito, al termine della fase emergenziale.

Daniele BELOTTI (LEGA) chiede che tra negli impegni chiesti al Governo si faccia esplicita menzione anche dell'editoria locale e dell'informazione digitale, in considerazione dell'importanza strategica che questi due vettori di informazione hanno dimostrato nella fase di emergenza.

Paolo LATTANZIO (M5S), sottolineando come la crisi abbia in parte spazzato via molti paletti ideologici che hanno sempre caratterizzato il dibattito sui temi oggetto della risoluzione, ringrazia la collega Piccoli Nardelli per essere riuscita, ancora una volta, ad operare una cucitura sapiente delle istanze provenienti dai diversi gruppi, elaborando il testo unitario di una risoluzione matura, che si fa carico delle necessità sia del settore della produzione delle notizie, sia di quello dei lavoratori. Apprezza, in particolare, l'impegno volto all'avvio di un ampio percorso di educazione scolastica per l'uso critico delle informazioni: ritiene infatti importante non solo combattere la diffusione delle notizie false, ma anche far crescere nella popolazione la capacità critica di distinguere le notizie e di riconoscere i canali di informazione affidabili. Condivide poi il riconoscimento del ruolo centrale delle edicole e le misure richieste a garanzia del pluralismo dell'informazione. Conclude ringraziando tutti i colleghi per il contributo al lavoro comune, che ha consentito la completezza del contenuto della risoluzione.

Rosa Maria DI GIORGI (PD) esprime soddisfazione per il clima di proficua collaborazione che ha fatto da sfondo all'elaborazione della risoluzione unitaria. Soffermandosi quindi sugli impegni chiesti al Governo, sottolinea in particolare quello volto al sostegno della domanda di prodotti culturali e le misure proposte per aiutare tutto il settore editoriale, specialmente quelle a tutela del reddito. Dopo aver sollecitato l'adozione di iniziative normative per il recepimento della direttiva europea sul diritto d'autore, dichiara di apprezzare particolarmente l'impegno a garantire sin dal prossimo anno scolastico l'attuazione delle disposizioni per la promozione della lettura e per l'inserimento dell'acquisto dei quotidiani tra i prodotti acquistabili con la «18APP»; quindi, il sostegno per le librerie e i piccoli editori e quello per l'adozione di strumenti a difesa della proprietà intellettuale, per contrastare il fenomeno della pirateria editoriale. Si sofferma quindi sui diversi impegni che il suo gruppo condivide e che sono in parte raccolti anche nella risoluzione 7-00474. Conclude ringraziando la collega Piccoli Nardelli per l'impegno profuso nella preparazione di una risoluzione che ha proprio nell'unitarietà il suo valore aggiunto.

Michele ANZALDI (IV) dopo aver ringraziato i deputati Piccoli Nardelli e Casciello, che hanno tenuto conto di tutte le istanze nel comporre la risoluzione che la Commissione si appresta a votare, sottolinea la gravità del momento, evidenziando che per il settore editoriale l'emergenza viene da lontano e non è affatto terminata. Infatti, pur registrando un positivo cambio di tendenza nel Governo verso l'editoria, grazie alla sensibilità del sottosegretario
Martella, rileva che adesso i segnali di crisi del settore, a cui i vari Governi che si sono succeduti nel tempo sono stati sordi, si fanno sentire prepotentemente, rendendo la risoluzione in esame – che anni fa sarebbe apparsa rivoluzionaria – solo «un pannicello caldo» che difficilmente servirà a curare i mali della filiera dell'editoria. Ricorda, in proposito, la questione del calo da introiti pubblicitari, il fenomeno della pirateria editoriale, la mancata tutela del diritto d'autore, il soffocamento prodotto dalle grandi concentrazioni editoriali a danno delle piccole imprese che non hanno più risorse. Sottolineando come i continui rinvii della riforma del sistema abbiano esasperato il clima che si respira nel settore, invita il sottosegretario a farsi parte attiva nell'utilizzare la risoluzione come strumento per rompere l'inerzia del Governo e spingerlo a interventi non più rinviabili.

Gianluca VACCA (M5S) evidenzia che il tema oggetto della risoluzione oggi in esame era forse quello più delicato da affrontare perché riguardante questioni su cui i punti di vista delle varie forze politiche sono sempre stati differenti. Considerata questa difficoltà, ritiene che la sintesi operata assuma ancora maggiore significato nel fornire indicazioni puntuali non solo per l'emergenza, ma anche per le prospettive future. Tra queste, sottolinea in particolare quelle riguardanti la scuola, quelle a garanzia del pluralismo informativo e quelle a sostegno del rinnovamento tecnologico. Sull'innovazione digitale, soprattutto, auspica che Governo e Parlamento continuino a lavorare in modo collaborativo per assicurare il requisito della qualità dell'informazione anche sul supporto digitale. Ricorda l'importanza dell'informazione di qualità, anche per combattere la piaga delle notizie false. Conclude esprimendo l'auspicio che la risoluzione costituisca un primo passo per arrivare a una riforma condivisa del settore editoriale.

Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), accogliendo la proposta del deputato Belotti, propone di modificare la risoluzione unitaria nei termini di cui all'allegato (vedi allegato 2), per fare espresso riferimento, nell'impegno 5), all'editoria «nazionale e locale» e, nell'impegno 6), al settore dell'editoria digitale.

Il sottosegretario Andrea MARTELLA, confermando il parere favorevole sulla risoluzione unitaria, anche con le modifiche testé proposte dalla deputata Piccoli Nardelli, si dice convinto che la risoluzione unitaria aiuterà il Governo a sostenere il settore nell'affrontare una crisi che è strutturale e che si è aggravata negli ultimi mesi per effetto delle misure di contenimento dell'epidemia. Assicurando la propria disponibilità a valutare interventi in una prospettiva di ampio respiro, come proposto nella risoluzione, rimarca ancora che diverse misure contenute nel decreto-rilancio, disposte proprio per il settore dell'editoria, sono state ritagliate sugli spunti offerti al Governo dalla Commissione in occasione dell'audizione del 29 aprile. Esprime quindi il proprio assenso a confrontarsi con i parlamentari sulle linee guida per una riforma organica del settore e preannuncia che nella prossima occasione utile – forse nel decreto-legge in materia di semplificazione – il Governo intende già adottare alcune disposizioni per il contrasto della pirateria. Con riferimento al provvedimento per il recepimento della direttiva europea sul «copyright», in corso di esame al Senato, assicura la disponibilità del Governo a confrontarsi col Parlamento sui provvedimenti attuativi della direttiva.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione 8-00075 (vedi allegato 2).

 La seduta termina alle 14.45.

7-00449 Casciello, 7-00465 Mollicone, 7-00467 Anzaldi, 7-00472 Belotti, 7-00474 Piccoli Nardelli, 7-00476 Fratoianni e 7-00482 Vacca: Misure di sostegno dell'editoria a contrasto degli effetti dell'epidemia COVID-19.

RISOLUZIONE UNITARIA APPROVATA

La VII Commissione,
premesso che:
nella condizione di emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19, il sistema della stampa ha continuato a svolgere una funzione essenziale di pubblico interesse, assicurando ai cittadini un servizio informativo professionale che, oltre a concorrere all'efficacia delle misure di contenimento del contagio, ha concretamente garantito l'esercizio dei diritti di libertà di cui all'articolo 21 della Costituzione;
in considerazione del fatto che la libertà di espressione e il pluralismo dell'informazione sono assi portanti della nostra democrazia e della rilevanza costituzionale del diritto all'informazione, il Governo ha opportunamente escluso l'intera filiera della stampa, a partire dalle edicole, dal novero delle attività commerciali e produttive soggette agli obblighi di sospensione ai sensi dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo, 22 marzo e 1o aprile 2020;
pur con le obiettive difficoltà affrontate dagli operatori della filiera, il sistema della stampa nazionale e locale ha dato nell'emergenza una buona prova di tenuta, testimoniata dalla crescita dei lettori e dall'accresciuta domanda di informazione professionale di qualità, la cui importanza è diventata evidente anche in funzione di contrasto del dilagare di notizie false; in questo contesto ha assunto una nuova centralità la stampa locale, in grado di coniugare informazione di prossimità, coinvolgimento della comunità, racconto del territorio;
in questo quadro, desta viva preoccupazione la condizione delle tante imprese editrici di quotidiani e periodici e imprese radiotelevisive locali che a causa della pandemia hanno visto aggravarsi i preesistenti fattori di crisi e, in assenza di immediati interventi volti a limitare l'impatto della caduta degli investimenti, devono ritenersi esposte a seri rischi di tenuta finanziaria e occupazionale;
il settore editoriale è infatti investito da almeno dieci anni da una pesante crisi strutturale che l'emergenza in atto sta aggravando per effetto della caduta degli investimenti pubblicitari delle imprese, con immediato pregiudizio per le condizioni di sostenibilità economica di numerose realtà editoriali per le quali la pubblicità è il prevalente canale di ricavi;
la Federazione concessionarie pubblicità (FCP) stima per il mercato pubblicitario una perdita per il primo semestre del 2020 di circa 450 milioni di euro, pari al 15 per cento degli investimenti complessivi: specificatamente, le stime per il mezzo stampa sono di una perdita del 25 per cento sui quotidiani e del 25 per cento sui periodici, mentre per il settore radiofonico la perdita è pari al 18 per cento;
la crisi rischia, in particolare, di compromettere l'attività e talora la sopravvivenza delle tante aziende editoriali condotte da cooperative di giornalisti e poligrafici,
per lo più sorte dall'iniziativa di ex dipendenti dopo il disimpegno o il fallimento dei precedenti editori, con la conseguente possibile perdita di migliaia di posti di lavoro;
ad aggravare la condizione di incertezza per il settore editoriale hanno concorso, negli ultimi anni, i ripetuti tagli al Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, a partire dalle risorse destinate al sistema della contribuzione diretta; tagli che le recenti misure della legge di bilancio 2020 hanno solo temporaneamente sterilizzato e differito nel tempo;
il contrasto delle notizie false è stato un obiettivo fortemente ricercato e voluto dal Governo, che spesso ha richiamato alla necessità di promuovere presso i cittadini una maggiore sensibilità e attenzione alla veridicità delle informazioni e alla qualità delle fonti; al tempo stesso, le testate giornalistiche sono state chiamate a misurarsi con un rischio di diffusione di notizie false quanto mai alto, in un percorso di verifica e approfondimento che di certo ha permesso di far emergere la qualità editoriale;
un altro elemento di debolezza è rappresentato dal crollo del numero degli addetti del comparto editoriale, non soltanto sul fronte del personale giornalistico, ma anche del personale poligrafico; un fenomeno particolarmente rilevante per l'editoria cartacea che, assai più di quella digitale, ha bisogno di una molteplicità di professionalità (tipografi, grafici, stampatori e altri) per raggiungere ogni giorno i lettori;
questa debolezza è per altro verso testimoniata dalla crescita del precariato nel sistema editoriale, divenuto da eccezione un fenomeno stabile in alcune realtà editoriali, assieme al mancato rispetto dei contratti collettivi;
in questi giorni di emergenza sanitaria le redazioni dei giornali e il loro sistema di distribuzione stanno facendo sforzi esemplari per cercare di portare ogni giorno nelle case degli italiani un prodotto di qualità e con adeguata foliazione; passata la fase dell'emergenza, tuttavia, tutte le debolezze del settore sono destinate a riemergere, aggravate dall'ingente riduzione degli investimenti pubblicitari, che verosimilmente proseguirà almeno per tutto il 2020;
all'erosione dei ricavi del settore editoriale ha contribuito negli ultimi anni, in misura esponenzialmente crescente in coincidenza con l'emergenza sanitaria, il fenomeno della pirateria editoriale e in particolare la diffusione, in rete e nelle chat, di intere edizioni digitali dei giornali; oltre ad arrecare gravi danni al sistema editoriale e a tutta l'industria creativa, tali pratiche illegali minano il pluralismo dell'informazione e colpiscono il giornalismo professionale e di qualità;
l'Osservatorio dell'Associazione italiana editori (Aie), principale associazione di categoria dell'editoria libraria, rileva che già al 20 marzo 2020 gli editori avevano pesantemente rivisto i piani editoriali per il 2020 e ridotto del 25 per cento le novità in uscita, con un calo annuale di 18.600 titoli, corrispondente a 39,3 milioni di copie che non verranno stampate e 2.500 titoli che non saranno tradotti; attualmente la vendita di libri fa segnare già una caduta del 75 per cento delle vendite rispetto al 2019;
considerato che:
il decreto-legge cosiddetto «Cura Italia» (decreto-legge n. 18 del 2020) ha realizzato un primo e rilevante intervento emergenziale a sostegno della filiera della stampa, che il decreto-legge cosiddetto «Rilancio» (decreto-legge n. 34 del 2020) – in corso di conversione – ha successivamente esteso e rafforzato attraverso un pacchetto di nuove misure, che nel complesso valgono circa 100 milioni di euro, orientate ad affrontare più fronti di criticità secondo una logica di filiera, in particolare prevedendo, al titolo VII, Capo II (Misure per l'editoria), quanto segue:
a) al fine di sostenere la ripresa degli investimenti pubblicitari delle imprese sui
giornali e le emittenti radiotelevisive locali, è stata estesa fino al 50 per cento la spesa per investimenti pubblicitari su giornali ed emittenti radiotelevisive ammessa al credito di imposta di cui all'articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, disponendo un adeguato incremento della dotazione finanziaria della misura;
b) per accompagnare i processi di trasformazione digitale che l'emergenza in atto ha di fatto accelerato, è stato previsto un credito d'imposta ad hoc rivolto alle testate edite in formato digitale per l'acquisizione dei servizi digitali (servizi di server, hosting, banda larga, e altro);
c) per altro verso, in funzione di sostegno ai prodotti editoriali tradizionali, sono state introdotte nuove agevolazioni fiscali connesse all'utilizzo della carta, quali un credito d'imposta per l'acquisto della carta dei giornali, rivolto alle imprese editoriali che non accedono ad altre forme di sostegno pubblico, e un più favorevole regime di forfettizzazione delle rese dei giornali, a fini IVA;
d) con riferimento alle edicole, che nell'emergenza hanno garantito la continuità del servizio informativo, è stato introdotto un bonus una tantum di 500 euro per i maggiori oneri correlati allo svolgimento dell'attività durante l'emergenza sanitaria, da riservarsi agli esercenti di punti vendita esclusivi non destinatari di altre forme di sostegno, nonché per rafforzare il ruolo delle edicole quali soggetti erogatori di servizi in raccordo con gli enti territoriali;
e) sul fronte ordinamentale, per garantire anche nell'emergenza il regolare pagamento dei contributi diretti in favore delle imprese editoriali, è stata recepita la proposta di semplificare le procedure attraverso il differimento dei controlli di regolarità contributiva e fiscale sui soggetti beneficiari;
f) è stato inoltre differito al 31 dicembre 2020 il termine per il completamento della procedura di riequilibrio dell'INPGI, in modo da consentire lo svolgimento dell'attività dell'apposito tavolo tecnico insediato a tal fine dal Presidente del Consiglio dei ministri nel febbraio 2020, cui l'emergenza sanitaria ha di fatto impedito di riunirsi;
g) analogamente, è stata disposta la proroga fino al 30 giugno 2021 dei contratti in essere con le agenzie di stampa per i servizi di informazione primaria resi alle amministrazioni centrali, in funzione della necessità di verificare la possibilità di superare l'obbligo di gara per la selezione delle agenzie di stampa nazionali che forniscono i servizi di informazione primaria, nel presupposto che l'informazione sia un bene costituzionalmente protetto e non fungibile, e come tale non assimilabile ad altri beni acquisibili sul mercato;
h) al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere il servizio sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale, è stato costituito uno specifico Fondo per le emittenti radiotelevisive locali, con la dotazione di 50 milioni di euro per il 2020, da erogarsi in base alle graduatorie per l'anno 2019 approvate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n. 146,
impegna il Governo:
1) ad adottare iniziative, fin dai prossimi interventi di sostegno economico delle imprese per l'emergenza epidemiologica da COVID-19, per un significativo rafforzamento delle misure per la stampa, secondo una logica di filiera che consideri in un unico quadro tutti gli operatori del settore e i loro specifici bisogni, escludendo la logica dei «contributi a pioggia» e favorendo per le cooperative editoriali l'utilizzazione degli strumenti introdotti dal decreto «Cura Italia»;
2) al fine di scongiurare il rischio che i cambiamenti contingenti nei comportamenti di consumo diventino strutturali al termine dell'emergenza, a valutare l'adozione di misure specifiche a sostegno della domanda di prodotti culturali, come la
detrazione a fini fiscali dei consumi di cultura (libri, dvd, biglietti, giornali e altro) e la riduzione al 4 per cento dell'imposta sul valore aggiunto su tutti i prodotti culturali, previa verifica di compatibilità comunitaria;
3) per superare l'attuale fase di transizione e assicurare alle imprese il necessario livello di certezza del quadro normativo e dell'investimento pubblico, ad accelerare il processo di riforma organica del sistema della contribuzione diretta alle imprese editrici;
4) in questo quadro, a valutare l'opportunità di ridurre per il 2020 di almeno il 5 per cento i parametri individuati dalla lettera e) del comma 1, dell'articolo 5 del decreto legislativo n. 70 del 2017, relativamente al rapporto tra diffusione e venduto, e di rideterminare, in attesa della riforma del sistema della contribuzione diretta, i termini per la regolarità dei pagamenti da rendicontare, compresi gli adempimenti tributari e contributivi, in modo tale da tutelare gli editori piccoli e indipendenti;
5) ad adottare iniziative per assicurare la tempestiva destinazione al Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, previsto dall'articolo 1 della legge n. 198 del 2016, della quota del gettito del canone della Rai prevista a legislazione vigente, pari a 86 milioni di euro nel 2019, di cui il 50 per cento destinato alle misure per l'editoria nazionale e locale;
6) in generale, al fine di garantire nell'emergenza un adeguato livello di sostegno al settore editoriale, compreso quello digitale, a valutare:
a) il prolungamento dei termini della cassa integrazione e degli strumenti di ammortizzatori sociali almeno fino a dicembre 2020;
b) l'adozione di specifiche iniziative per la valorizzazione del ruolo dell'informazione giornalistica nell'ambito dell'emergenza sanitaria;
7) sul fronte della tutela del reddito, ad adottare iniziative per assicurare un'adeguata copertura ai giornalisti più esposti agli effetti della crisi, cioè ai giornalisti precari e autonomi a basso reddito iscritti all'INPGI e, in generale, per garantire che l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori dell'informazione, ai sensi dell'articolo 22 del decreto-legge n. 18 del 2020, sia riservato ai casi di effettiva sospensione o cessazione di attività e non comporti alcuna penalizzazione contributiva per i giornalisti interessati;
8) ad adottare iniziative normative, con urgenza, per il recepimento della direttiva europea 2019/790 sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale, in particolare le normative riguardanti i diritti connessi di editori, giornalisti e autori, nonché la conseguente remunerazione e la responsabilità dei prestatori di servizi della società dell'informazione per violazioni del diritto d'autore relative a materiali postati dagli utilizzatori, prevedendo inoltre sistemi a garanzia della concreta applicazione della nuova disciplina e tutelando il principio della libera circolazione dell'informazione in rete;
9) ad adoperarsi, per quanto di competenza, affinché sia evitata nel mercato radiotelevisivo la pratica scorretta del dumping, che crea danni economici non soltanto alle imprese televisive concorrenti, ma all'intero comparto dell'editoria;
10) a valutare l'introduzione per l'anno 2020 di un credito d'imposta del 50 per cento per le spese sostenute dalle imprese radiofoniche per l'utilizzo di energia elettrica;
11) pur nelle condizioni di contesto mutate per effetto dell'emergenza sanitaria, a garantire, a partire dal prossimo anno scolastico, la piena attuazione della misura per la promozione della lettura introdotta con l'ultima legge di bilancio, che riconosce alle istituzioni scolastiche pubbliche e paritarie, di ogni ordine e grado, un contributo per l'acquisto di abbonamenti a giornali e riviste di settore,
nonché della misura che ha inserito i quotidiani tra i prodotti culturali acquistabili dai ragazzi con la «18APP», nonché a implementare la realizzazione dei progetti scolastici previsti dalla medesima misura della legge di bilancio 2020, al fine di avviare un ampio percorso di educazione all'uso critico dei mass media: misure a maggior ragione rilevanti, in questa situazione eccezionale, per la valorizzazione presso i ragazzi della lettura dei giornali, anche come strumento per la comprensione degli effetti dell'emergenza;
12) ad adottare iniziative di sostegno specifiche, per le librerie e per i piccoli editori, prevedendo incentivi alle librerie a fondo perduto, facilitazioni per l'accesso al credito, e ampliamento del tax credit e quindi ad adottare, nel primo provvedimento utile, misure straordinarie volte all'istituzione di un fondo dedicato alla filiera editoriale libraria con congrua dotazione;
13) con riferimento al fenomeno della pirateria editoriale, a promuovere un'iniziativa normativa idonea a dotare il nostro ordinamento di più adeguati strumenti per la difesa della proprietà intellettuale e dei contenuti editoriali;
14) infine, ad adottare ogni iniziativa utile a limitare l'impatto delle perdite per il sistema editoriale derivanti dall'emergenza sanitaria, a sostenere l'informazione professionale e di qualità e a garantire la tenuta occupazionale e finanziaria di un settore economico cruciale per la qualità della democrazia.
(8-00075) 

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