Camera dei Deputati – 5-05072 – Interrogazione sull’ estensione della portata applicativa del cosiddetto «modello Genova» a tutto il territorio nazionale, in merito alla lista delle opere da commissariare e di una lista dei nomi dei commissari.

Camera dei Deputati – 5-05072 – Interrogazione a risposta in Commissione presentata il 24 Novembre 2020.

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 (cosiddetto «Sblocca Cantieri»), convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, ha esteso la portata applicativa del cosiddetto «modello Genova» a tutto il territorio nazionale;

il «modello Genova» prevede la sospensione della vigente disciplina prevista dal codice degli appalti in favore dell'affidamento rapido e diretto dei lavori alle aziende già prescelte, senza gara pubblica e senza nessun tipo di controllo – se non a posteriori – da parte degli organismi preposti;

lo stesso decreto, inoltre, prevede la possibilità di affidare a un commissario straordinario (previa presentazione di una lista delle opere da commissariare e di una lista dei nomi dei commissari, nonché del relativo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, proposto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e controfirmato dal Ministro dell'economia e delle finanze) la facoltà di operare in deroga ad ogni disposizione diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea;

tale modello ha trovato piena riconferma nel decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 (cosiddetto «Semplificazioni»), varato dal Governo attualmente in carica e convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120;

a quanto riportato da notizie di stampa di fine ottobre 2020, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha inviato al Ministero dell'economia e delle finanze la lista delle opere da commissariare: si tratta di ben 50 infrastrutture di cui 13 stradali, 16 ferroviarie, una di «trasporto rapido di massa», 7 idriche, 2 portuali e 12 di «edilizia statale»;

il 9 novembre 2020 il Ministro dell'economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, ha risposto allegando il giudizio del Ragioniere generale dello Stato. Tale giudizio, sempre a quanto riportato da notizie di stampa, sarebbe stato negativo in quanto l'elenco era troppo lungo e privo di indicazioni circa il livello progettuale e gli aspetti finanziari dei singoli interventi, non forniva elementi informativi atti a giustificare la necessità di nominare un commissario straordinario e non individuava i codici unici di progetto (Cup) degli interventi come espressamente previsto dalla normativa vigente –:

se quanto riportato in premessa corrisponda al vero;

quali iniziative di competenza intenda assumere affinché si proceda al più presto alla nomina dei commissari straordinari, da lungo tempo annunciati, prevista dal decreto-legge cosiddetto «Semplificazioni».
(5-05072)

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