Camera dei Deputati - 5-04584 - Interrogazione sulle problematiche esposte dall' Agenzia delle dogane e dei monopoli relative al controllo delle merci e lo sdoganamento delle attrezzature mediche destinate al controllo e al contrasto dell' epidemia di Covid-19. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 5-04584 - Interrogazione a risposta immediata in Commissione presentata il 9 settembre 2020.

Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, di seguito «Agenzia», gestisce, le attività relative alla circolazione delle merci e alla fiscalità interna connessa agli scambi internazionali, riscuotendo circa 14 miliardi di euro (Iva e dazi);

sono state più volte esposte, dall'Agenzia stessa e dagli operatori economici, le problematiche relative al controllo delle merci: ridotto numero di funzionari incaricati al controllo fisico e ridotto numero di scanner;

l'ordinanza del commissario straordinario n. 6 del 28 marzo 2020 prevede che l'Agenzia debba adottare ogni azione utile allo sdoganamento diretto e celere dei beni necessari al contrasto alla diffusione del Covid-19;

 il 2 settembre 2020 è stato inaugurato in Piemonte un centro dedicato ai test Covid-19 a La Loggia, in provincia di Torino. Per consentire l'esecuzione seriale di tamponi, rapida e senza rischi per gli operatori, la regione Piemonte ha acquistato da un'azienda statunitense leader del settore quattro robot due destinati a Novara, uno a La Loggia e uno all'Università di Torino, arrivati il 12 agosto allo scalo Milanese di Malpensa;

la locale Dogana, tuttavia, ha bloccato lo sdoganamento e il conseguente invio a destinazione di tale strumentazione dal 12 agosto al 1° settembre, provocando il ritardo nella piena operatività dei centri sanitari destinatari, in un momento in cui, con la riapertura delle scuole e delle fabbriche, è massima la necessità di disporre di metodologie efficienti per l'esecuzione dei tamponi;

il blocco della strumentazione sopra citata per 20 giorni ha assunto aspetti paradossali con un continuo rimpallo di responsabilità tra regione, Agenzie delle dogane e dei monopoli, spedizioniere e Ministero della salute. In regione si è ipotizzato che a complicare le cose possano essere le nuove regole fissate dal Governo, in quanto le stesse attrezzature, acquistate anche dagli ospedali di Pescara e di Bergamo là sono arrivate regolarmente «forse perché non sono stati dichiarati come strumenti medicali» –:

se il Governo non ritenga opportuno adottare iniziative affinché l'Agenzia semplifichi e renda prioritario lo sdoganamento delle attrezzature mediche destinate al controllo e al contrasto dell'epidemia di Covid-19, in linea con gli intenti delle disposizioni nazionali ed europee individuate in premessa, utilizzando il personale assunto ai sensi dell'articolo 16-ter del decreto-legge n. 124 del 2019 per i controlli sulle merci in entrata nei punti di ingresso sul territorio nazionale ed in particolare sul materiale sanitario destinato al contrasto dell'epidemia di Covid-19.
(5-04584)

Camera dei Deputati

Giovedì 10 settembre 2020

Finanze (VI)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 10 settembre 2020. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.

5-04584 Giacometto: Iniziative per lo sdoganamento prioritario di beni destinati al contrasto dell'epidemia da Covid-19.

Carlo GIACOMETTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA risponde all'interrogazione in titolo

Carlo GIACOMETTO (FI) ringrazia il Sottosegretario Villarosa per la risposta estremamente puntuale, dalla quale emerge come il ritardo con cui è arrivata a destinazione la strumentazione medica destinata al contrasto dell'epidemia da Covid-19 sia attribuibile allo spedizioniere, al di là delle imputazioni di responsabilità emerse sulla stampa.
Dalla risposta del Sottosegretario si evince peraltro che l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte ha puntualmente disposto le necessarie verifiche con l'Agenzia delle dogane affinché le criticità venissero superate nel giro di poche ore, precisazione opportuna visto che, a livello locale, si erano diffuse altre interpretazioni al riguardo.
Si ritiene al contrario insoddisfatto, non avendo ricevuto alcuna rassicurazione, per ciò che riguarda i quesiti più generali posti nell'interrogazione, riguardanti le iniziative del Governo affinché l'Agenzia delle dogane renda prioritario lo sdoganamento delle attrezzature mediche destinate a contrastare l'epidemia da Covid-19, attraverso il personale assunto, ai sensi del decreto-legge n. 124 del 2019, per i controlli sulle merci in entrata nel territorio nazionale e in particolare sul materiale sanitario.

  La seduta termina alle 14.30.

5-04584 Giacometto: Iniziative per lo sdoganamento prioritario di beni destinati al contrasto dell'epidemia da COVID-19.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti chiedono di sapere se non si intenda semplificare le operazioni di sdoganamento delle attrezzature mediche destinate al contrasto dell'epidemia di Covid-19 anche facendo ricorso all'impiego di ulteriori unità di personale da destinare ai controlli sulle merci, con particolare riferimento al materiale sanitario.
Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue.
Le importazioni all'interno dell'Unione europea presuppongono la presentazione da parte dell'interessato di una dichiarazione tramite la quale, nelle forme prescritte, manifesta la volontà di vincolare una determinata merce al regime doganale dell'importazione definitiva, assolvendo al pagamento dei relativi tributi.
Dall'arrivo della merce in appositi depositi sotto vigilanza doganale, il suo titolare ha sessanta giorni di tempo per vincolare la merce al regime dell'importazione o ad altro regime doganale, ad esempio riesportando la merce o procedendo al suo trasferimento presso altro deposito.
Nel caso richiamato dagli Onorevoli interroganti, relativo all'acquisto da parte della Regione Piemonte di 4 dispositivi robotici per l'esecuzione seriale di tamponi, i dispositivi medici sono arrivati presso i magazzini della società DHL presso l'aeroporto di Malpensa in data 16 agosto 2020.
Sino al 1o settembre 2020 la suddetta impresa non ha ritenuto di presentare alcuna dichiarazione doganale e nessuna richiesta di supporto risulta, inoltre, pervenuta, in tale periodo, allo Sportello Dogana Amica dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, da parte della ASL di Torino.
Soltanto in data 1o settembre 2020 sono state presentate 2 dichiarazioni doganali di transito dall'Ufficio delle dogane di Malpensa alla sezione operativa territoriale di Orbassano (entrambe selezionate CA dal Circuito Doganale di Controllo e quindi immediatamente trasferibili alla Sezione operativa di destinazione).
In data 2 settembre 2020 è stata presentata la dichiarazione doganale di importazione presso la Sezione operativa di Orbassano.
Sebbene la spedizione non fosse stata annunciata e prenotata anticipatamente e la relativa dichiarazione doganale sia stata, pertanto, selezionata per un controllo documentale, la merce e stata immediatamente rilasciata alla libera disponibilità della ASL importatrice, in quanto le verifiche documentali sono state eseguite nello stesso giorno.
In sintesi, la merce è stata oggetto di dichiarazione doganale da parte del rappresentante doganale della ASL di Torino solo il 2 settembre 2020 ed è stata svincolata dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli il giorno stesso.
Nessun ritardo è pertanto imputabile all'Agenzia delle dogane e dei monopoli, la quale, piuttosto, si è attivata nel giro di poche ore per superare le difficoltà segnale dalla ASL 3 di Torino, amministrazione importatrice della merce.
In particolare, su segnalazione pervenuta alla Dogana di Torino il pomeriggio del 1o settembre 2020 dall'Assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati, i funzionari dell'Agenzia delle
dogane e dei monopoli hanno provveduto a svincolare la merce con ogni consentita premura, non appena la presentazione della dichiarazione doganale ha reso possibile tale adempimento.
La stessa Giunta della Regione Piemonte, in persona del suddetto Assessore, ha inteso dare un formale riscontro scritto al Responsabile della Sezione operativa dell'Agenzia responsabile di tale efficiente epilogo.
Non trova dunque riscontro l'affermazione che la Dogana avrebbe «bloccato lo sdoganamento e il conseguente invio a destinazione di tale strumentazione», essendosi accertato l'esatto contrario.
Gli Onorevoli segnalano che le stesse attrezzature acquistate anche dagli altri ospedali di Pescara e di Bergamo, sono arrivate regolarmente «forse perché non sono stati dichiarati strumenti medicali».
In proposito l'Agenzia delle dogane e dei monopoli riferisce di non disporre di informazioni utili al rintraccio delle ulteriori importazioni cui fanno riferimento gli Onorevoli interroganti.
Si osserva, nondimeno, che gli strumenti medicali importati dalle ASL per il contrasto del COVID-19 beneficiano dell'esenzione dal pagamento dei diritti doganali e dell'IVA e che, nondimeno, tale beneficio fiscale implica la verifica della effettiva destinazione «istituzionale» di tale merce.
Tale verifica è stata semplificata prevedendo che gli enti importatori di tali merci rilascino una dichiarazione telematica che consente all'Agenzia delle dogane e dei monopoli di applicare in tempo reale l'esenzione dai predetti tributi.
Tale iter, completamente dematerializzato, si avvale di un meccanismo automatico integrato con la « white list» dei soggetti autorizzati a tale tipo di importazioni, e consente di prevenire condotte fraudolente, acquisendo, senza rischio di contraffazioni e di truffe in danno all'erario, l'identità del soggetto istituzionale destinatario della merce importata in regime di esenzione dal versamento dei tributi ordinariamente dovuti all'atto dello sdoganamento.

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