Camera dei deputati -5-00941 - Interrogazione sulla legge n. 179 del 1017, in particolare sulle lacune presenti nelle misure a tutela del Whistleblower e le comunicazione all’ANAC.

Camera dei deputati -5-00941 - Interrogazione a risposta in commissione presentata dall’On. Francesca Businarolo (M5S) il 15 novembre 2018.

BUSINAROLO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

nel corso della scorsa legislatura, con l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5/12979, la sottoscritta illustrava un caso di whistleblowing che ha avuto come protagonista la dottoressa Claudia Giacchetti, funzionaria dell'Agenzia delle dogane, rappresentante sindacale e vicesegretario di Dirpubblica, che ha denunciato alla procura della Repubblica alcune gravi irregolarità che si sarebbero verificate nell'ambito di un concorso a cui la stessa aveva partecipato nel 2013;

a seguito di verifiche e accertata la veridicità dei fatti segnalati, la procura ha imputato l'amministrazione ed alcuni concorrenti di reati gravi, tra cui la truffa e la rivelazione di segreti d'ufficio, mentre la dottoressa Giacchetti, anziché ricevere un plauso per aver difeso l'integrità dell'Agenzia delle dogane, è stata oggetto di un procedimento disciplinare e di demansionamento all'interno della stessa amministrazione;

la recente legge n. 179 del 2017, che ha introdotto alcune misure a tutela del whistleblower, presenta però delle lacune che ne limitano fortemente la portata. In particolare, con riferimento alla vicenda sopra descritta, la normativa attuale in materia prevede che l'interessato e le associazioni sindacali maggiormente rappresentative possano comunicare ad Anac l'adozione di misure sanzionatorie o ritorsive, restando, ad esempio, escluso da tale possibilità il sindacato non maggioritario al quale il dipendente sia iscritto. Un altro punto debole è rappresentato dal fatto che l'Anac nelle sue linee guida abbia riconosciuto che la tutela del whistleblower «è nell'interesse oggettivo dell'ordinamento, funzionale all'emersione di fenomeni di corruzione e di mala gestio», ma, poiché di tali linee non è espressamente disposta per legge l'obbligatorietà, alcuni soggetti, come l'Agenzia delle dogane, hanno adottato, a giudizio dell'interrogante, regolamenti difformi, che svuotano il contenuto reale della tutela normativa del denunciante –:

quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di assicurare l'attuazione concreta della legge n. 179 del 2017 e garantire un'adeguata tutela ai cosiddetti «whistleblower», nell'ottica di garantire strumenti efficaci nella lotta al malcostume e alla corruzione.
(5-00941)

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