Camera dei Deputati – 4-06581 – Interrogazione sull’ all'identità digitale Spid che diverrà l’unico metodo per accedere alla piattaforma on line dell’ INPS.

Camera dei Deputati – 4-06581 – Interrogazione a risposta scritta presentata il 5 Agosto 2020.

 — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

dal 1° ottobre 2020 l'Inps non rilascerà più il Pin per l'accesso ai servizi telematici. Al suo posto si darà invece spazio all'identità digitale Spid, che – a seguito della fase transitoria – diverrà l'unico metodo per accedere alla piattaforma on line dell'istituto e quindi per inviare pratiche, domande o consultare i propri dati personali;

la notizia è stata data con la circolare n. 87 del 17 luglio 2020. A partire dal mese di ottobre 2020 infatti è previsto lo switch-off dei Pin Inps, i quali verranno sostituiti definitivamente dall'identità digitale Spid;

a partire dal 2012, per accedere sul sito Inps e conseguentemente operare telematicamente, è necessario un Pin personale che consente l'accesso alla propria area personale. Per accedere al sito Inps possono essere utilizzate anche le ulteriori modalità previste dal codice dell'amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82 del 2005), ossia Cns (Carta nazionale dei servizi), Cie (Carta d'identità elettronica), e lo Spid, acronimo di «Sistema pubblico di identità digitale»;

lo Spid è fornito da diversi provider, alcuni completamente gratuiti e altri a pagamento, a differenza del Pin Inps che è totalmente gratuito;

a partire dal 1° ottobre 2020 non sarà più possibile richiedere il Pin Inps per poter accedere sul sito dell'istituto previdenziale, con il conseguente passaggio a Spid per tutti i soggetti che desiderano accedere all'area personale del sito. Nonostante ciò, tale sistema di autenticazione continuerà a permanere per specifiche categorie di soggetti, quali minori di diciotto anni o soggetti extracomunitari;

chi è già in possesso di Pin Inps potrà continuare a utilizzare questa modalità di accesso fino alla conclusione della fase transitoria;

in base all'andamento della fase transitoria e quindi di dismissione del Pin a favore dello Spid, l'istituto, di concerto con il Ministero per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, l'Agid e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, fisserà la data di cessazione definitiva di validità dei Pin rilasciati dall'Inps;

l'attuale regime delle esenzioni non tiene in conto la categoria degli italiani all'estero. Per molti di loro, in particolare i pensionati, è particolarmente difficile utilizzare gli strumenti elettronici necessari per verificare l'identità ai fini di ottenere lo Spid. Questi saranno verosimilmente costretti a ricorrere a servizi a pagamento –:

se il Governo intenda adottare iniziative per concedere la possibilità di continuare a utilizzare il Pin Inps anche agli italiani all'estero, in particolar modo ai pensionati.
(4-06581)

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