Camera dei Deputati - 3-02041 – Interrogazione sui nuovi modelli organizzativi nell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private volti alla realizzazione di un ambiente di lavoro più aperto ed inclusivo e l'impiego delle formule di lavoro agile o smart working.

Camera dei Deputati - 3-02041 – Interrogazione a risposta orale presentata il 25 gennaio 2021.

Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

negli ultimi anni, a fronte del mutato contesto sociale, nell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private, si sono affermati nuovi modelli organizzativi volti alla realizzazione di un ambiente di lavoro più aperto ed inclusivo attraverso un aggiornamento delle politiche di gestione del personale, in un'ottica in cui si coniughi perfettamente l'efficienza e la produttività dei propri dipendenti, in considerazione anche delle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;

con l'emergenza sanitaria da Covid-19 ed il susseguirsi delle misure adottate per riorganizzare il lavoro in ambito sia pubblico che privato, le pubbliche amministrazioni e le aziende, hanno disposto per il proprio personale l'impiego delle formule di lavoro agile o smart working, peraltro già disciplinate dalla legge n. 81 del 2017;

 la diffusione del Covid-19 impone di modificare gli stili di vita per tutelare se stessi e gli altri e in questa fase è quanto mai auspicabile che i lavoratori e le lavoratrici possano svolgere le proprie attività in sicurezza, accedendo al lavoro agile da casa, anche alla luce delle disposizioni contenute nei diversi decreti-legge emanati dal Governo che semplificano l'accesso allo smart working, invitando le amministrazioni pubbliche nonché le aziende private a potenziare il ricorso a tale modello lavorativo;

con l'emergenza sanitaria nazionale, si è rafforzato ulteriormente il ricorso allo smart working, prevedendo che questa diventi una nuova forma organizzativa, poiché il lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione attraverso soluzioni digitali e non in presenza negli uffici fino alla cessazione dello stato di emergenza;

lo svolgimento del lavoro in tale modalità comporta numerosi vantaggi sia per i lavoratori e le lavoratrici che avrebbero la possibilità di conciliare tempi di vita e di lavoro, che per le pubbliche amministrazioni e le imprese, benefìci che possono valorizzare le risorse umane, ridurre le forme di assenteismo soprattutto nel pubblico impiego, portare risparmi nei consumi elettrici all'interno degli uffici, favorendo altresì la programmazione del lavoro, la collaborazione, la produttività e l'efficienza dei dipendenti ed il conseguimento dei risultati;

l'emergenza sanitaria e l'adozione imposta dalle misure di distanziamento sociale hanno fatto rivalutare la modalità di lavoro agile senza che ciò abbia avuto ricadute negative sulla produttività e sull'organizzazione del lavoro sia pubblico che privato –:

se i Ministri interrogati intendano promuovere un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali finalizzato all'individuazione di un piano unitario e condiviso per la regolamentazione dello smart working, al fine di tutelare i lavoratori e le lavoratrici che se ne avvalgono da eventuali penalizzazioni o nuove forme di sfruttamento.
(3-02041)

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