Camera dei Deputati - 3-01762 - Interrogazione su iniziative di competenza in merito alla partecipazione del pubblico agli eventi sportivi nell'attuale contesto epidemiologico. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 3-01762 - Interrogazione a risposta immediata in Assemblea presentata il 23 settembre 2020.

Al Ministro per le politiche giovanili e lo sport . — Per sapere – premesso che:
domenica 20 settembre 2020 hanno riaperto gli stadi della serie A: mille tifosi per partita possono assistere ad alcune competizioni. Un primo, parziale, risultato frutto dell'accordo tra le regioni, il Governo e le associazioni di categoria;
dopo la riapertura al pubblico dei mondiali di tennis, era attesa la decisione, da parte delle regioni, di riaprire gli stadi – che avrebbero potuto stabilirne la riapertura con propria ordinanza – ma soprattutto da parte del Governo, non solo come atto simbolico di ripartenza del sistema sportivo italiano, ma anche come strumento per consentire la partecipazione di tifosi e appassionati e insieme garantire risorse ad un mondo colpito da una profonda crisi legata agli effetti della pandemia. La decisione, però, è al momento limitata solo alla Lega Serie A con tutte le precauzioni del caso: termoscanner per rilevare la temperatura al momento dell'accesso, obbligo di mascherina, distanziamento tra i seggiolini per i «non congiunti»;
la possibilità di consentire la presenza alle partite fino ad un massimo di mille persone era prevista già nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 agosto 2020. Il prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sarà l'occasione per l'eliminazione delle eventuali disparità tra regione e regione, tra squadra e squadra, tra professionisti e dilettanti, da disciplina sportiva a disciplina sportiva, estendendo, per quanto riguarda il calcio, la possibilità di presenza di pubblico anche per le serie inferiori e per i dilettanti, ma soprattutto prevedendo che la presenza del pubblico sia autorizzata su base percentuale in rapporto alla capienza degli impianti per tutte le discipline sportive;
il mondo dello sport, sia a livello professionale che dilettantistico, oggi ha bisogno di certezze, affinché la pratica sportiva così come la presenza degli spettatori possa tornare alla normalità dopo mesi di lockdown e assenza totale di attività;
l'obiettivo rimane quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, definendo un protocollo unico, che preveda una percentuale in base alla capienza reale degli impianti –:
quali iniziative di competenza intenda adottare per poter riportare il mondo dello sport alla normalità, fornendo certezze ai praticanti e agli spettatori, tenendo conto delle considerazioni espresse in premessa sia per quanto riguarda l'estensione della riapertura degli stadi alle serie inferiori e ai dilettanti, sia per allargare la previsione della presenza di pubblico a tutte le discipline sportive calcolata in base alla capienza degli impianti, nel pieno rispetto delle regole per limitare la diffusione del virus COVID-19.
(3-01762)

 

CAMERA DEI DEPUTATI

Mercoledì 23 settembre 2020

Iniziative di competenza in merito alla partecipazione del pubblico agli eventi sportivi nell'attuale contesto epidemiologico 

PRESIDENTE. Il deputato Cosimo Maria Ferri ha facoltà di illustrare l'interrogazione Nobili ed altri n. 3-01762 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmatario.

COSIMO MARIA FERRI (IV). Grazie, Presidente. Una domanda al Ministro dello sport e una richiesta di avere equilibrio, ma anche determinazione nel dare un messaggio chiaro al mondo dei professionisti e al mondo dei dilettanti per quanto riguarda l'apertura degli stadi. A tutti è noto il decreto del 7 agosto 2020 con il quale mille persone possono tornare negli stadi; quello che chiediamo è di far chiarezza e di non far disparità tra Lega di serie A, Lega di serie B, Lega Pro e il mondo dei dilettanti che sono tanti e hanno bisogno di norme chiare, della chiarezza del Governo, della prudenza, ma anche del coraggio nel consentire a tanti tifosi, a tante famiglie di partecipare, chiaramente in sicurezza, quindi, con termoscanner, distanze, mascherine e tutto quello che si sta facendo, che il Governo sta già facendo per garantire la socialità e consentire a tutti di partecipare. Quindi, chiediamo una norma che metta d'accordo le regioni, faccia chiarezza, uniformi e guardi dalla Lega di serie A ai dilettanti e consenta davvero in un momento difficile per il Paese di garantire in sicurezza anche questo momento di divertimento, ma anche di socialità, che consenta alle famiglie di stare insieme, di partecipare e anche, responsabilmente, di iniziare a riprendere la vita normale. Ciò aiuta anche in tante altre attività.

PRESIDENTE. Il Ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha facoltà di rispondere.

VINCENZO SPADAFORA, Ministro per le Politiche giovanili e lo sport. Grazie, Presidente. Intanto, vorrei ribadire che proprio il rigore e l'attenzione con cui il Governo ha gestito tutto il tema dell'afflusso delle persone agli stadi ha consentito di chiudere nel migliore dei modi i campionati nella precedente stagione, non solo del calcio, ma di tutte le discipline sportive, e anche di poterli aprire in sicurezza, come non sfuggirà all'interrogante che pochi minuti fa è uscita un'agenzia che ci dice come l'Inghilterra, quasi certamente tutta la Gran Bretagna, andrà alla chiusura di tutti gli stadi almeno fino a marzo 2021, perché non ci sono le condizioni per riprendere. Purtroppo, anche la Francia si avvia verso un dibattito che dovrebbe andare almeno alla chiusura fino alla fine dell'anno. Noi, contrariamente a questi Paesi, proprio grazie a quel rigore e a quell'attenzione che abbiamo avuto nei mesi scorsi, abbiamo, come l'interrogante ha ricordato, con il DPCM del 7 agosto, già consentito, appunto, alcune presenze, nei numeri e nei limiti che sono stati fatti presenti prima.

Abbiamo fatto anche qualcosa in più; in occasione della ripresa, adesso, dei nuovi campionati di tutte le discipline, abbiamo chiesto e ottenuto dal CTS, d'accordo con le regioni e con il presidente Bonaccini, presidente della Conferenza delle regioni, che si potesse, per alcuni eventi non continuativi e, quindi, non i campionati, ma eventi una tantum come gli Internazionali di tennis che si sono svolti nei giorni scorsi a Roma, consentire una prima partecipazione del pubblico, dopodiché la FIGC aveva presentato, invece, per quello che riguarda in modo specifico il calcio, un protocollo al CTS nelle settimane passate che il CTS ha bocciato in maniera netta, ritenendo che non ci fossero ancora le condizioni, né per il calcio né per le altre discipline che iniziavano i propri tornei, di poter consentire l'accesso al pubblico in modo, come dicevo prima, continuativo.

La novità di queste ore è che, ieri, in un incontro che abbiamo avuto con il presidente Bonaccini e con tutte le rappresentanze anche delle altre discipline, non solo del calcio, ma, come si ricordava, anche della Lega Pro, del dilettantismo e di altri, abbiamo condiviso la necessità di un protocollo che dovrebbe essere approvato domani all'unanimità da tutti i presidenti delle regioni e, quindi, poi, sottoposto venerdì al Comitato tecnico-scientifico per la riapertura graduale, in sicurezza, di tutte le competizioni sportive, dalle serie principali alle serie minori. Questo, chiaramente, lo faremo anche alla luce però dei dati che arriveranno dall'impatto della riapertura delle scuole su tutto il sistema Paese, perché, ovviamente, lo ripeto, come ho iniziato e concludo, quel rigore e quell'attenzione che noi abbiamo avuto sono proprio quelli che oggi ci consentono di vedere queste aperture graduali che negli altri Paesi europei e non solo europei, invece, non stanno avvenendo. Quindi, è ovvio che il mio obiettivo e quello di tutto il Ministero e di tutto il Governo è di riavere ovviamente i tifosi negli stadi, ma, in generale, in tutti gli impianti sportivi, per il calcio, ma non solo per la serie A, per tutte le discipline e non solo per il calcio, ma lo dobbiamo fare rispettando delle regole e sicuramente dando regole uniformi a tutti, che è esattamente quello che ci apprestiamo a fare anche grazie al documento che domani la Conferenza delle regioni dovrebbe approvare all'unanimità e che, poi, insieme, come Governo, discuteremo al CTS.

PRESIDENTE. Il deputato Nobili ha facoltà di replicare.

LUCIANO NOBILI (IV). Grazie, signor Presidente; grazie, Ministro, per le sue delucidazioni. Come sa, abbiamo affrontato la questione in diverse occasioni. Il mondo dello sport, tutto il mondo dello sport italiano attraversa una crisi profondissima; all'emergenza COVID che ha prodotto danni consistenti si sommano le criticità storiche del nostro mondo sportivo che riguardano tutto l'ecosistema sportivo italiano, riguardano i professionisti come i dilettanti, riguardano lo sport di alto livello come quello di base e praticato da tutti. Per questa ragione, noi dobbiamo il più possibile e dentro criteri di sicurezza stringenti - l'uso di termoscanner, il distanziamento sociale, le mascherine - dare il più possibile un messaggio forte di ripartenza. Lo abbiamo fatto con la pratica sportiva ora dobbiamo consentire il più possibile anche agli appassionati di riavvicinarsi allo sport che è un'occasione educativa, sociale e sanitaria, ma anche un asset di sviluppo del Paese, come ben sa, Ministro.

In questo senso, il nostro auspicio, che le ribadiamo, che ribadiamo a lei, al Ministro della salute e all'intero Governo, è quello di lavorare il più possibile, intanto, per garantire certezze e, quindi, cominciando a ragionare di quando sarà possibile estendere a tutti i livelli e a tutte le categorie l'apertura parziale che, in base al DPCM del 7 agosto, è stata possibile realizzare di concerto con le regioni; poi, cominciando a lavorare, magari sul modello tedesco, per garantire, in base a una percentuale, sempre dentro criteri stringenti di sicurezza, la capienza degli impianti, in questo caso, ovviamente, tarando in base alle differenze che ci sono tra gli impianti dove si svolge lo sport professionistico e quelli dove si svolgono gli sport a livello dilettantistico e di base.

Ciò è importante, anche se non è certo la prima priorità del Paese; noi ci siamo, insieme, trovati a lavorare per la riapertura della scuola, la riapertura delle aziende, la riapertura del sistema Paese, tuttavia, dentro la riapertura del sistema Paese, la ripartenza dello sport, la pratica sportiva per tutti - e, in questo senso, il nostro comune impegno sarà nel senso di assicurare che nel Recovery Plan la realtà dello sport italiano, a tutti i livelli, trovi una voce forte, e su questo spero che potremo lavorare insieme - e anche il ritorno degli appassionati negli impianti sportivi e negli stadi di calcio è per noi importante. Ciò servirà a garantire, in un momento di crisi, delle risposte economiche che il mondo dello sport aspetta (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva).

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