Camera dei Deputati – 3-01172 – Interrogazione sulla revoca della concessione alla società Autostrade per l'Italia, controllata dal gruppo Atlantia. RISPOSTA

Camera dei Deputati – 3-01172 – Interrogazione a risposta immediata presentata il 3 Dicembre 2019.

 – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che:

il 24 novembre 2019 si è verificato il crollo di un viadotto nei pressi di Savona, lungo l'autostrada A6 che la collega a Torino, causato da una frana;

l'episodio ha riportato alla mente il tragico crollo del viadotto Polcevera a Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, nel quale hanno perso la vita 43 persone;

subito dopo il crollo del viadotto Polcevera numerosi esponenti del Governo annunciarono la revoca della concessione alla società Autostrade per l'Italia, controllata dal gruppo Atlantia, responsabile della gestione del tratto di autostrada in cui si trovava il ponte crollato, e che nei confronti della stessa società sarebbe stata avanzata una richiesta di risarcimento per tutti i danni conseguenti al crollo;

sia il Presidente del Consiglio dei ministri Conte, sia l'attuale Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Di Maio, all'epoca del crollo annunciarono che sarebbe stata fatta giustizia e che sarebbero state avviate le procedure di revoca della concessione alla società Autostrade per l'Italia;

è notizia recente che il Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte abbia avviato l’iter del provvedimento che toglie alla società la gestione di gran parte della rete autostradale italiana, al quale, sempre secondo fonti di stampa, sarebbe stata impressa un'accelerazione proprio negli ultimi giorni;

il capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha recentemente dichiarato: «Per noi la strada è tracciata. Le famiglie delle vittime del Ponte Morandi chiedono e devono avere giustizia»;

dal crollo del ponte Morandi sono passati quasi sedici mesi e, nonostante l'inchiesta abbia dimostrato in più passaggi che la manutenzione del tratto autostradale nel quale si è verificato il crollo era stata lacunosa, ancora non è stato assunto alcun provvedimento concreto in merito alla concessione in capo ad Autostrade per l'Italia –:

quale sia lo stato attuale della revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia più volte annunciata e quali siano le intenzioni del Governo atte a garantire che detta revoca non costituisca l'oggetto solo di un'ennesima vana dichiarazione. (3-01172)

 

Camera dei Deputati

Giovedì 5 dicembre 2019

 

La seduta è stata ripresa alle 15:00.

Chiarimenti in ordine al procedimento di revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia

PRESIDENTE. La deputata Montaruli ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lollobrigida ed altri n. 3-01172 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmataria.

AUGUSTA MONTARULI (FDI). Grazie, Presidente. Grazie Ministro, la domanda che le faccio meriterebbe una risposta secca, non le serve il minuto che ha a disposizione, basta un sì o un no: volete o non volete, questo Governo vuole o non vuole revocare la concessione ad Autostrade per l'Italia? Ci dica sì o no.

Ce lo dica, perché noi siamo stati abituati, negli ultimi mesi, con un'accelerazione nelle ultime settimane, a proclami, a interventi spot su un'eventuale revoca ed è ora di fare chiarezza; in Italia stiamo vedendo viadotti sbriciolarsi come se fossero biscotti nel nord Italia, mentre nel sud tutto ciò non succede semplicemente perché le infrastrutture non ci sono (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Allora la nostra rete infrastrutturale merita interventi seri e tutto ciò parte dalla manutenzione. Quindi ci chiarisca questo aspetto, signor Ministro.

PRESIDENTE. Il Ministro delle Infrastrutture e i trasporti, Paola De Micheli, ha facoltà di rispondere.

PAOLA DE MICHELIMinistra delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie. All'indomani del crollo del ponte Morandi, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha avviato un procedimento volto ad accertare eventuali inadempimenti del concessionario Autostrade per l'Italia agli obblighi scaturenti dal rapporto concessorio. Con decreto ministeriale 29 marzo 2019 n. 119 è stato istituito, nell'ambito dell'ufficio di gabinetto del Ministero, un gruppo di lavoro interistituzionale. A conclusione delle proprie attività, il gruppo di lavoro ha elaborato un parere interlocutorio che, in data 1° luglio 2019, è stato pubblicato sul sito del Ministero. A seguito del mio insediamento, d'intesa con tutto l'Esecutivo, ho provveduto a disporre ulteriori approfondimenti istruttori ancora in corso che si rendono indispensabili alla luce delle risultanze e delle indagini già avviate dall'autorità giudiziaria. Si tratta, con ogni evidenza, di un procedimento amministrativo particolarmente complesso, il cui provvedimento finale, elaborato alla luce di ciò che emergerà dall'istruttoria, verrà sottoposto alla preventiva valutazione del Consiglio dei ministri e sarà ispirato esclusivamente ai principi di legalità e di piena realizzazione dell'interesse pubblico senza sconto alcuno.

PRESIDENTE. L'onorevole Montaruli, cofirmataria dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

AUGUSTA MONTARULI (FDI). Grazie, signor Ministro. Non sono assolutamente soddisfatta e, francamente, non dovrebbe esserlo neanche lei. Oggi il suo sottosegretario – Traversi, del MoVimento 5 Stelle - ha detto una cosa ben diversa cioè che ci sarà un Consiglio dei ministri ma per effettuare la revoca di Autostrade, in linea con il suo capo politico Luigi Di Maio. Allora, questo mi fa rendere conto innanzitutto che c'è una spaccatura profonda all'interno della maggioranza e voi non sapete ancora oggi che cosa volete fare sulla manutenzione dei nostri viadotti (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) e sulla sicurezza delle nostre persone che tutti i giorni li percorrono! Allora, signor Ministro, questo indecisionismo sta portando al continuo crollo dei viadotti, sta portando al blocco della Gronda di Genova, sta portando a compromettere l'import-export nei nostri porti, sta portando addirittura al ricatto che la famiglia Benetton sta facendo nei vostri confronti rispetto alla nostra compagnia di bandiera (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) e voi, ancora, ad oggi, dopo tutto quello che è successo non sapete rispondere e vi rimpallate la palla: mettetevi d'accordo! L'Italia non può aspettare che voi facciate all'interno della maggioranza il vostro braccio di ferro sulla nostra pelle. Se lo ascolti molto bene questo intervento: bastava un sì o un no. Lei non sa rispondere e, anzi, viene smentita dalla sua struttura, dal suo sottosegretario e dalla sua maggioranza. Faccia una seria riflessione sul suo ruolo (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

La seduta è stata sospesa alle 15:45.

 

 

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