Camera dei Deputati - 2-00879 – Interpellanza sulla sospensione di tutte le procedure esecutive di rilascio fino al 31 dicembre 2020. RISPOSTA

Camera dei Deputati - 2-00879 – Interpellanze urgenti (ex articolo 138-bis del regolamento) presentata  il 28 luglio 2020.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, è stata introdotta una norma (articolo 17-bis) che dispone la sospensione di tutte le procedure esecutive di rilascio fino al 31 dicembre 2020;

la sospensione era già in vigore dal 17 marzo per effetto del decreto «cura Italia» (17 marzo 2020, n. 18), che l'aveva prevista dapprima fino al 30 giugno e poi, in sede di conversione, fino al 1° settembre;

sono interessati tutti gli affitti, abitativi e non abitativi, e tutte le procedure, sia per morosità sia per finita locazione;

 si tratta di una misura di una gravità inaudita, della quale non è stata valutata appieno la portata;

si parla di una sospensione del diritto nel campo delle locazioni, vietando per quasi un anno l'esecuzione di sentenze emesse dai giudici a tutela di centinaia di migliaia di cittadini che attendevano di rientrare in possesso del proprio immobile, essendo spirato il termine di durata del contratto ovvero per il mancato pagamento dei canoni –:

quali urgenti iniziative i Ministri interpellati intendano assumere per ripristinare la tutela del diritto di proprietà e disporre forme di ristoro per i proprietari interessati dalla sospensione.

(2-00879)

Camera dei Deputati 

Venerdì 7 agosto 2020

Iniziative di competenza volte alla tutela del diritto di proprietà in relazione alla proroga al 31 dicembre 2020 della sospensione delle procedure esecutive di rilascio degli immobili disposta dalla legge di conversione del decreto-legge n. 34 del 2020 

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Mazzetti ed altri n. 2-00879 (Vedi l'allegato A).

Chiedo all'onorevole Mazzetti se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.

ERICA MAZZETTI (FI). Presidente, grazie al sottosegretario qui in rappresentanza del Governo.

Con il presente atto la sottoscritta con i colleghi cofirmatari interpellano su un tema ormai da diverso tempo affrontato da Forza Italia e dalla categoria di Confedilizia, sia con provvedimenti che tramite stampa, e – elemento di notevole interesse - da parte di numerosi proprietari immobiliari, il quale si rispecchia sui contratti di locazione di qualsiasi immobile abitativo e non abitativo. Infatti nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, articolo 17-bis, è stata introdotta una norma che dispone la sospensione di tutte le procedure esecutive di rilascio degli immobili locati fino al 31 dicembre 2020. La sospensione era già in vigore dal 17 marzo per effetto decreto-legge “Cura Italia”, che l'aveva prevista dapprima fino al 30 giugno e poi fino al 1° settembre. Sono interessati tutti i contratti di affitto di tutte le procedure, sia per morosità che per finita locazione.

Si tratta di una misura di una gravità inaudita, della quale non avete certamente appieno valutato la portata. Si parla di una sospensione del diritto nel campo delle locazioni, vietando per quasi un anno - perché da marzo arriveremo a oltre il 1° gennaio 2021 - l'esecuzione di sentenze emesse dai giudici a tutela di numerosi cittadini che attendevano di entrare in possesso del proprio immobile essendo spirato il termine di durata del contratto ovvero il pagamento dei canoni.

Da un'elaborazione su dati dell'Agenzia delle entrate, risulta che il 57 per cento delle categorie sono persone fisiche che hanno un reddito fino a 26 mila euro: fino a 10 mila euro, i contribuenti sono circa 955 mila; e da 10 mila a 26 mila euro solo oltre 1 milione e mezzo. Visto che Forza Italia, da quando è stata dichiarata la pandemia da Coronavirus, si è sempre - e dico sempre! - dimostrata opposizione costruttiva e collaborativa per il bene del popolo italiano, allora vi proponiamo di valutare, oltre all'annullamento di tutte le tasse sui proprietari immobiliari, ad esempio l'Irpef, IMU, che è una vera e propria patrimoniale occulta insieme alla Tasi, oggi unificate con la legge di bilancio del 2020 in una tassa unica municipale, la possibilità di introdurre anche un'indennità in favore dei proprietari interessati dalla sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili sulla base dell'articolo 103, comma 6, del decreto-legge del 17 marzo 2020, n. 18, convertito in legge, al fine di dare a tali soggetti un conforto rispetto alla sottrazione della disponibilità per circa dieci mesi del bene immobile posseduto oggetto di provvedimento del giudice che ne autorizzava la liberazione; indennità da erogare in una tantum. Faccio un esempio di come potrebbe essere fatta questa cosa: potrebbe ammontare ad una cifra pari a circa 2.000 euro ciascuno, ed in questo caso il costo della misura per lo Stato da introdurre si può quantificare in circa 200 milioni di euro, stimato anche sulla base del numero delle richieste di esecuzione fornite dal Ministero dell'Interno per le procedure di rilascio. Il tutto da eseguire in modo selettivo, valutando i veri casi di necessità, preso atto anche, poi, di un parere al mio ordine del giorno al “decreto Rilancio”, di pochi giorni fa, in cui proponevo l'opportunità a valutare, nell'emanazione dei futuri provvedimenti - e ora abbiamo il “decreto Semplificazione” al Senato e il “decreto Agosto”, che penso sia questione di ore venga definito nel Consiglio dei ministri , potrebbero essere questi i casi - di un equo indennizzo per i proprietari immobiliari che sono stati penalizzati dalle disposizioni da voi introdotte con l'articolo 17. Detto quanto sopra, e anche più volte intervenuta e su questo argomento riparlato, tutti noi chiediamo quali urgenti iniziative i Ministri interpellati intendono assumere per ripristinare la tutela del diritto di proprietà, per noi inviolabile, e disporre forme di ristoro per i proprietari interessati dalla sospensione.

PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato Lorenza Bonaccorsi ha facoltà di rispondere.

LORENZA BONACCORSI, Sottosegretaria di Stato per i Beni e le attività culturali e per il turismo. Signora Presidentessa, gli onorevoli interpellanti, dopo aver evidenziato le criticità derivanti dalle disposizioni di cui all'articolo 17-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, introdotte in sede di conversione, ed in particolare dalla sospensione di tutte le procedure esecutive di rilascio fino al 31 dicembre 2020, chiedono ai Ministri della Giustizia, dell'Economia e delle finanze e dell'Interno quali urgenti provvedimenti intendano assumere per ripristinare la tutela del diritto di proprietà e disporre forme di ristoro per i proprietari interessati dalla sospensione. In sede di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, le esigenze segnalate dagli interpellanti sono state portate all'attenzione del Governo con diversi ordini del giorno, in particolare con l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/305. Il Governo è stato chiamato a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa al fine, nell'ambito dei prossimi provvedimenti di carattere normativo, di rivedere l'articolo 17-bis del decreto in esame, che prevede la proroga della sospensione dell'esecuzione degli sfratti di immobili ad uso abitativo e non abitativo, anche bilanciando con appositi indennizzi le perdite subite dai proprietari degli immobili che non possono entrare in possesso della loro proprietà privata e per non penalizzare i proprietari immobiliari, i quali non sono una categoria di privilegiati ma hanno fatto investimenti con sacrifici. In questa sede non posso che ribadire l'impegno del Governo a verificare con attenzione gli effetti delle norme su richiamate e a valutare quindi l'opportunità di adottare misure che garantiscano in ogni caso un ragionevole bilanciamento tra le opposte esigenze dei conduttori e dei proprietari di immobili, come, ad esempio, potrebbero essere forme di compensazione fiscale e/o misure di incentivazione alla sottoscrizione di canoni agevolati e di rinegoziazione dei medesimi.

PRESIDENTE. L'onorevole Mazzetti ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.

ERICA MAZZETTI (FI). Grazie, Presidente, e grazie anche al sottosegretario Bonaccorsi, per essere venuta qui a leggermi la risposta di quest'interpellanza, che da troppo tempo non è soddisfacente per quanto riguarda tutto il tema del contratto di locazione. Sono anche molto meravigliata, perché proprio ieri sera, non più tardi alle 17,30, il sottosegretario Giorgis, con la specifica di sottosegretario alla Giustizia, con le competenze in merito, mi aveva garantito che sarebbe stato presente a rispondere a quest'interpellanza, benché negli ultimi giorni sia stata più volte sollecitata da funzionari e membri del Governo di ritirare quest'interpellanza, e già questo credo che sia molto grave e anche una mancanza di rispetto istituzionale verso tutte le forze politiche, a maggior ragione di noi di opposizione. Vengo al punto, però avevo piacere di ribadire questa cosa, perché l'ho subito personalmente come un'ingiustizia, che non è corretta non tanto nei miei confronti ma nei confronti del popolo italiano, visto che noi siamo stati eletti dal popolo italiano, ma anche di tutte queste persone che da troppo tempo sono tartassate, sono “impugnate” e non hanno una risposta concreta. Mi fa però molto piacere che il sottosegretario Bonaccorsi qui dia anche una garanzia di quanto da noi chiesto insieme a Confedilizia, a tanti proprietari immobiliari, ma anche inquilini di buone iniziative, e abbia finalmente convenuto che siano necessarie delle formule di compensazione per questi mancati introiti, perché sappiamo benissimo che non si è voluto ascoltare il nostro consiglio, fin dall'inizio, di togliere le tasse ai proprietari immobiliari; penso all'Irpef, che poteva essere tranquillamente tolta, posticipata. Fra l'altro, i proprietari immobiliari, anche se non ricevono il compenso dell'affitto, sono ugualmente costretti a pagare queste tasse. Penso a posticipare l'IMU e la Tasi nella rata del 16 giugno scorso, che poi a ottobre ce ne sarà un'altra, che non è stato fatto, però più volte, anche nelle varie iniziative pubbliche, il Presidente del Consiglio e vari sottosegretari, davanti a telecamere, al presidente della stessa Confedilizia, davanti a Confindustria e a tante altre associazioni, nelle varie osservazioni ha sempre detto di voler trovare un rimedio. Ora bisogna passare ai fatti, perché non possiamo più aspettare. Tutto il buon impegno vostro lo capiamo, ma non possiamo più aspettare. Abbiamo dei provvedimenti nell'immediato, cerchiamo di sfruttarli. Io auspico che quanto detto da lei, anche ascoltando le nostre richieste, venga immediatamente preso in considerazione e venga immediatamente inserito nel prossimo decreto, che adesso è in discussione al Senato, che è il “decreto Semplificazione”, e non con un discorso futuristico ma nell'attualità, perché ora i proprietari immobiliari - che poi non sono, come ho detto prima, persone che hanno degli introiti così alti, o che si voglia per forza punire una categoria che secondo molti della maggioranza sono privilegiati rispetto ad altri - abbiano una risposta. È finito il momento di tanti discorsi che fate anche in questo campo, è il momento di azioni forti. Noi vi diamo un'altra opportunità, che è quella di questi decreti, dopo di quella dobbiamo agire in modo diverso.

Noi, sicuramente, come dicevo prima, Forza Italia è sempre stata collaborativa non tanto per il Governo ma per il popolo italiano che ha subito e subirà una crisi socio-economica di entità eccessiva e proprio per questo vogliamo essere collaborativi, vi abbiamo dato dei consigli, nel mese di agosto, se volete, siamo ancora a disposizione per darvi altri consigli. La cosa fondamentale è passare dai discorsi alle azioni e avete tutti i modi per poterlo fare.

Contenuto pubblico