Camera dei Deputatati – 3-01663 – Interrogazione sull'intera filiera del turismo in crisi e il «bonus vacanze». RISPOSTA

Camera dei Deputatati – 3-01663 – Interrogazione a risposta immediata presentata il 7 luglio 2020.

   – Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. – Per sapere – premesso che:

dal 1° giugno 2020 è operativo il «bonus vacanze», previsto dal decreto-legge «rilancio», con uno stanziamento di 2,4 miliardi di euro; una misura che ha l'obiettivo di aiutare i cittadini a coprire parte delle spese di alberghi, camping, agriturismi e b&b a condizione che siano utilizzate in Italia;

un contributo di 500 euro per le famiglie di almeno 3 persone, che scende a 300 euro per quelle con 2 membri ed arriva a 150 in caso di unico componente;

una disposizione importante ma certamente non esaustiva per le problematiche legate ad uno dei settori trainanti dell'economia del nostro Paese, che oggi vive momenti di profonda incertezza: prima dell'emergenza COVID-19 l'84 per cento delle persone prevedeva di trascorrere 10-20 giorni in ferie, quota che, secondo un recente sondaggio, oggi è scesa al 34 per cento. Calano coloro i quali prenderanno l'aereo, – 64 per cento, e cresce la quota di quelli che opteranno per la propria auto, + 28 per cento. I proprietari di case-vacanze hanno per lo più deciso di sfruttarla in proprio, mentre chi risentirà maggiormente degli effetti della pandemia saranno residence ed alberghi, con un calo delle presenze rispettivamente del 43 e del 53 per cento;

è l'intera filiera del turismo ad essere in crisi, dalle strutture ricettive fino alle agenzie viaggio, ai tour operator e alle guide turistiche. Affinché tutto riparta è necessario assicurare sostegno economico agli operatori e aiuti alle famiglie, ma anche garantire la piena mobilità e fruibilità in sicurezza dei luoghi d'arte, di cultura e turistici del nostro Paese;

si assiste anche in questi giorni a diffuse cancellazioni di voli e di tratte di collegamento marittimo e, nel contempo, si registra un forte aumento delle tariffe aeree e dei traghetti, rincaro che rende ancora più difficile gli spostamenti sul territorio nazionale e penalizza, in particolare, i trasferimenti da e per le isole a scapito della continuità territoriale;

queste difficoltà di spostamento compromettono la stagione turistica estiva e la ripartenza dell'intero comparto, che attende indicazioni chiare sul proprio futuro –:

quali iniziative intenda adottare per delineare la strada della ripartenza dell'intera filiera del turismo e se non ritenga, anche di concerto con gli altri Ministeri competenti, di dover mettere in campo iniziative specifiche per facilitare gli spostamenti sia ferroviari che aerei e marittimi, con particolare riguardo alla continuità interregionale e alla condizione difficoltà in cui si trovano le isole in piena stagione turistica.
(3-01663)

Camera dei Deputati

Mercoledì 8 luglio 2020

La seduta è iniziata alle 15:00.

Misure a favore della filiera del turismo e iniziative volte a facilitare gli spostamenti sul territorio nazionale, con particolare riferimento ai trasferimenti da e per le isole 

PRESIDENTE. La deputata Gadda ha facoltà di illustrare l'interrogazione Moretto ed altri n. 3-01663 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmataria.

MARIA CHIARA GADDA (IV). Grazie, Presidente. Siamo nel pieno della stagione turistica. Signor Ministro, lei lo sa molto bene, il turismo è il settore trainante per la nostra economia e sta affrontando una crisi molto profonda. Bene il bonus vacanze, che è stato stabilito con il “decreto Rilancio”, ma sono ancora molte le questioni aperte. L'automobile non può essere l'unico modo per raggiungere i luoghi di villeggiatura e le nostre bellissime città d'arte, a causa dei rincari, ma soprattutto a causa di continue cancellazioni di aerei, traghetti, treni, e questo sta mettendo a rischio, peraltro, anche la continuità territoriale con la Sardegna, la Sicilia e con le nostre isole minori. Quindi, a questo punto, serve continuare in un piano strategico e soprattutto mettere in campo misure urgenti, e soprattutto serve dare certezze. Questo le chiediamo, signor Ministro: quali sono le prospettive all'interno di un quadro di insieme e, soprattutto, quali sono le certezze e le risposte da dare a un mondo molto variegato, come quello del turismo italiano, per consentire misure di sostegno e, soprattutto, prospettive di rilancio.

PRESIDENTE. Il Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha facoltà di rispondere.

DARIO FRANCESCHINI, Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo. Grazie, Presidente. L'onorevole Moretto mi chiede, in particolare, sul turismo legato al tema importantissimo, enorme, della mobilità e dei trasporti. Come sapete, il mondo del turismo è stato colpito in modo più drammatico di altri settori, con una crisi che probabilmente sarà più lunga nel tempo, per l'assenza del turismo internazionale, che sta in parte riprendendo nella sua parte di turismo intraeuropeo, ma non riprenderà quest'anno, se non in misura minima, per il turismo internazionale, che complessivamente è circa il 50 per cento del turismo nel nostro Paese.

Quindi, noi abbiamo puntato su una serie di interventi che, da un lato, hanno sostenuto le imprese, dalle agevolazioni fiscali alle garanzie in materia di prestiti e alla sospensione dei versamenti, i contributi, il credito d'imposta sugli affitti e le misure che conoscete, le esenzioni dell'IMU, finalizzate, alcune di queste misure, al settore del turismo, dall'altro misure che possano incentivare la domanda. Il bonus vacanze sta funzionando. Alle 14 ho chiesto i dati, sapendo di venire al question time: 401.525 buoni sono già stati erogati, per un totale di 183 milioni di spesa e 12.580 utilizzatori li hanno già utilizzati in un albergo.

Rispetto al tema specifico, il “decreto Rilancio” - lo sapete, perché la Camera l'ha ampiamente discusso - è intervenuto sui due incentivi chiamati “Marebonus” e “Ferrobonus”, destinati al sostegno del trasporto intermodale, con un incremento di 30 milioni per il primo e di 20 milioni per il secondo. In più, è stato istituito, presso il MIT, un Fondo di 500 milioni destinato al trasporto pubblico locale, comprese le compagnie che hanno collegamenti con le isole via mare. Poi, in sede di conversione è stato accolto un emendamento dell'opposizione - votato da tutti - che consente ad alcune categorie di studenti, iscritti presso università e istituzioni di alta formazione, di beneficiare, per l'anno 2020 e per la durata di un mese a scelta, di viaggi ferroviari gratuiti e di ingressi gratuiti nei musei (monumenti, gallerie e aree archeologiche). Quindi, strumenti che cercano di spingere in questa direzione.

Contemporaneamente, avrete visto che sia Alitalia, con la nuova governance, sia Trenitalia, il gruppo Ferrovie dello Stato italiane, stanno puntando su una promozione in particolare sul tema delle vacanze in Italia, che è il vero modo quest'anno di rimettere in movimento e di aiutare. Naturalmente, per fare tutto questo - e, quindi, concludo - oltre a delle misure specifiche serve una politica con delle strategie di lungo termine, perché il turismo, che tornerà in Italia in modo importante e più di prima probabilmente, il turismo internazionale vuole l'assoluta intermodalità: vuole arrivare in un aeroporto, da dentro l'aeroporto prendere un treno ad alta velocità e andare, in qualche ora, in qualsiasi posto del Paese. È possibile dai grandi aeroporti internazionali, ma vanno fatte delle scelte strategiche che stiamo discutendo a livello di Governo ma anche nel dibattito tra le forze politiche. Per cui, io ripeto, anche in questa sede, che credo che, nei progetti di lungo termine, l'alta velocità debba arrivare nel Mezzogiorno d'Italia, non si possa fermare a Salerno, debba coprire il versante adriatico e debba essere, soprattutto, intermodale con il sistema aeroportuale. Questa è una delle grandi sfide dei prossimi anni.

PRESIDENTE. La deputata Moretto ha facoltà di replicare.

SARA MORETTO (IV). Grazie, Presidente, e grazie, signor Ministro, per l'esaustiva risposta di quest'oggi. È evidente che, come lei, siamo preoccupati della fotografia che il mese di settembre ci restituirà rispetto al comparto del turismo. Non mi riferisco solo alla profonda crisi che stanno vivendo le strutture ricettive ma a tutti gli altri anelli della filiera del turismo, dalle agenzie di viaggi ai tour operator alle guide turistiche e a tutti i servizi che sono collegati al turismo nel nostro Paese. Ovviamente, non serve che ricordi a lei, che lo ha ben chiaro, quanto pesi nel PIL il settore del turismo e quanti lavoratori e quante famiglie rischiano di perdere il lavoro e il reddito se non si conterranno i danni di questa emergenza che, oltre a essere sanitaria, abbiamo tutti ormai chiaro che è anche economica.

Intorno alla filiera del turismo ci sono interi territori che rischiano di spegnersi, perché, accanto al turismo, si muove l'edilizia, si muovono i trasporti, l'artigianato, il commercio e i servizi. Non mi riferisco solo alle città d'arte, tra le quali, ovviamente, Venezia e Firenze, che sono state sulla stampa nelle scorse settimane, per le quali dovrà essere necessario ripensare al modello di turismo che dovrà essere totalmente diverso, ma anche a territori di mare, località montane, borghi tipici e aree interne, che verranno fortemente penalizzati. È necessario fermarsi, come diceva lei, e focalizzare l'attenzione su cos'è davvero strategico per far ripartire questo comparto. Bene i sostegni agli operatori del settore che, in parte, sono state messi in campo in questo “decreto Rilancio” e, in parte, dovranno essere messi in campo con i prossimi decreti; bene gli aiuti alle famiglie che, però, per poter andare in vacanza, avranno bisogno di avere un reddito e di avere un lavoro che gli consenta di farlo, ma è urgente assicurare una piena e sicura mobilità sia all'interno della penisola, verso, quindi, tutti i nostri luoghi turistici, ma anche da e per le isole, perché questa, diciamo, piena mobilità anche verso le isole rischia di penalizzare gli stessi residenti e, come diceva la collega prima di me, mina anche la continuità territoriale all'interno del nostro Paese.

Noi crediamo che ciò sia necessario e ha ragione pensare a una politica a lungo termine di intermodalità che passa, da un lato, attraverso l'infrastrutturazione del nostro Paese, e sa che, da questo punto di vista, Italia Viva non può che essere d'accordo, sostenendo da mesi la necessità di un piano shock che, in parte, grazie all'azione del Governo, sta prendendo piede.

Dall'altro, è necessario anche che ci sia un dialogo e un confronto anche con gli stessi operatori del settore del trasporto, per far sì che questa intermodalità non sia solo infrastrutturale ma anche di gestione e che garantisca davvero al turista, sia italiano, quest'anno, ma speriamo presto anche straniero, la possibilità di raggiungere con facilità tutti i luoghi turistici del nostro Paese. Oggi è difficile per i prezzi e per, diciamo, le cancellazioni raggiungere le isole, ma raggiungere anche località delle nostre spiagge del Nord.

Ecco, abbiamo tutti ben presente quali sono le difficoltà e sappiamo che lei è fortemente impegnato su questo fronte. Concentriamoci insieme: serve una strategia davvero a lungo termine.

La seduta è stata sospesa alle 16:00.

 

Contenuto pubblico