Bene il Cura Italia ma ora si pensi alla Crescita - Comunicato Stampa del 16 Marzo 2020.

Milano Finanza 16 marzo 2020.

Bene il Cura Italia ma ora si pensi alla Crescita di Paolo Crisafi 

Faccio presente che oggi e’il 16 marzo e sono passati 42 anni dal rapimento di Aldo Moro e dall' omicidio dei 5 uomini della scorta, fedeli servitori della nostra Patria. Come allora stiamo vivendo un momento difficile e mai come quest'anno la memoria del 16 marzo 1978 va difesa e valorizzata. Ricordo quei giorni e nel contempo vado col pensiero al presente: la Memoria dei Caduti e il dramma di quei giorni siano impegno concreto per superare la crisi sanitaria ed economica dei giorni attuali, ricordando gli eroi di ieri e, in altri termini, quelli di oggi. Sanitari medici, infermieri, appartenenti alle Forze dell'Ordine e delle Forze Armate, le Guardie Giurate, la Protezione Civile, e tutti coloro che con il loro lavoro stanno difendendo il nostro Paese e la nostra gente, ieri come oggi, per uscire dalla crisi, dal buio, dalla notte e ritornare alla gioia, alla crescita, alla Vita.

Entrando nello specifico decreto “Cura Italia” lo stesso presidente del Consiglio Conte ha precisato che le misure varate sono quelle che sono state ritenute prioritarie e che è necessario integrarle con un decreto maggiormente orientato alla crescita.

In questa ottica:

1) si prende atto della volontà di aver pensato prevalentemente a dei giusti ammortizzatori sociali, in questa fase, con rinvio ad un emanando decreto di trattare i temi prioritari del settore più devastato (Turistico-Termale).

2) Sono necessarie misure di sviluppo eco-sostenibile -ambientale e di messa in sicurezza per le coste, le infrastrutture, gli immobili e i relativi impianti (con particolare riguardo agli ascensori) e per settori cruciali come ad esempio le assicurazioni, le casse di previdenza, i centri commerciali, gli amministratori di condominio, i progettisti.

Alcune misure del decreto possono essere migliorate prima fra tutti l’ articolo sui negozi che andrebbe rimodulato per avere più efficacia facendo riferimento alle locazioni di immobili strumentali e/o all’esercizio di attività di impresa senza limitazioni alla categoria catastale C1 ma estendendola in caso a C-D. Sarebbe, quindi, da evitare nel titolo la dizione di “botteghe e negozi” perché fuorviante. Con questi miglioramenti sarebbe una prima misura strategica per il settore. Sarebbe ancora più utile inserire la previsione di un contributo a favore dei titolari di negozi (anche quelli all’interno dei centri commercial) pari ai canoni di locazione da questi dovuti ai sensi dei contratti di locazione in essere per il periodo di chiusura dei negozi imposta dal recente decreto.

Concludendo, nella logica del bicchiere mezzo pieno, si valutano positivamente le misure appena varate, facendo vivamente presente la necessità di emanare quanto prima un vero decreto crescita!

Presidente Re Mind Filiera Immobiliare

 

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