Comm.one Industria (10a) - Audizione nell' ambito dell' affare assegnato n. 401 sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio, dei rappresentanti di Federturismo, Assoturismo e Confturismo, del 22 ottobre 2020.

Commissione Industria (10a) - Audizione nell'ambito dell'affare assegnato n. 401 sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio, dei rappresentanti di Federturismo, Assoturismo e Confturismo, del 22 ottobre 2020 – Sintesi diretta web.

Marina Lalli, Presidente di Federturismo ha dichiarato che secondo le ultime stime, le perdite al momento si attestano intorno ai 320 miliardi di euro rispetto al 2019 per tutto il comparto del turismo, senza considerare che ci sono delle filiere che sono completamente ferma (come l’intrattenimento ma anche oggi al business travel).

Perdite significative si sono registrate con riferimento alle agenzie di viaggio e tour operator con una perdita del 90% e circa il 70% di perdita per l trasporto aereo con un

Ha detto che anche le filiere che hanno lavorato ad agosto (alberghi, stabilimenti balneari e termali) non hanno risanato la situazione di crisi con una perdita di circa il 70%. Ha ribadito che le città d’arte sono ferme perché manca il turismo straniero; perdite anche per le destinazioni business.

La perdita dei turisti stranieri è quella che pesa maggiormente e ha sottolineato che quest’anno gli italiani hanno viaggiato meno (circa il 60% contro il 75% dello scorso anno).

In sintesi ha detto che questa è la peggiore crisi che l'industria del turismo abbia mai affrontato in questi ultimi anni.

Gli strumenti messi in campo finora non sono tali per fronteggiare una situazione così drammatica e forte.

Ha detto che il comparto turistico italiano è stato quel che per primo ha subito gli effetti.

Ha detto che occorre un programma ponte per cercare di arrivare verso una ripresa prima che le aziende turistiche vengano completamente stravolte.

Vanno ristorate le imprese tenute chiuse con il decreto e accordare dei finanziamenti a fondo perduto per tutte le imprese in modo da poter andare incontro a quelle che sono le situazioni di cassa in cui ogni singola azienda si trova.

Bisogna aiutare queste aziende anche con sgravi fiscali significativi: concedere tax credit per locazioni, allungare l’esonero dell’IMU, allungare la CIG. Sulla green transition, ha fatto presente che quando le aziende turistiche torneranno a pieno regime con la loro attività si ricomincerà a lavorare con regole, condizioni e aspettative da parte dei nostri clienti diverse.

C’è il bisogno anche di metterci al passo con le nuove regole ed esigenze e questo può essere fatto solo attraverso un piano di riqualificazione delle nostre strutture che deve essere fatto approfittando proprio di questo periodo, rendendole appetibili per il turista di domani.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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