Comm.ne Politiche dell’Unione Europea (XIV) - Audizione del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, nell'ambito dell'esame congiunto del "Programma di lavoro della Commissione per il 2020 - Un' Unione più ambiziosa ( COM(2020)37 final)", del "Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione ( COM(2020)440 final)" e della "Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all' Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3)" del 4 agosto 2020.

Commissione Politiche dell’Unione Europea (XIV) - Audizione del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, nell'ambito dell'esame congiunto del "Programma di lavoro della Commissione per il 2020 - Un'Unione più ambiziosa ( COM(2020)37 final)", del "Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione ( COM(2020)440 final)" e della "Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3)" del 4 agosto 2020 – Sintesi diretta web

Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ha illustrato il lavoro svolto dal suo Ministero in questi mesi nell'utilizzo dei fondi strutturali per l'emergenza, facendo presente che si è cercato di sfruttare appieno le opportunità offerte dal Temporary framework agreement e dalle due iniziative di risposta alla crisi da Coronavirus della Commissione europea.

Ha sottolineato che l’Italia è stato il paese che in Europa ha riprogrammato nell'emergenza più risorse. Quindi ha fatto presente che nel fare ciò si è cercato di rispettare le linee strategiche proprie della politica di coesione. Grazie al lavoro portato avanti con gli uffici del suo ministero, con il dipartimento delle politiche di coesione, con l'Agenzia della coesione e con l’ANPAL sono stati sottoscritti accordi con tutti i ministri gestori dei fondi europei e con quasi tutte le regioni. Tali accordi hanno consentito di svolgere l’operazione di riprogrammazione dei fondi europei salvaguardando i principi della coesione in un duplice significato: da un lato mantenendo il vincolo di destinazione territoriale dei fondi, e dall'altro preservando la strategicità degli interventi originariamente previsti nell'ambito dei programmi operativi.

Il Ministro ha sottolineato come in realtà non si sia trattata di una semplice riprogrammazione delle risorse europee, ma di una vera e propria riforma delle politiche di coesione. Nel rapporto con le Regioni, non c'è stata soltanto una leale collaborazione, ma un vero e proprio patto di fiducia in cui le regioni hanno compiuto autonomamente le loro scelte ma nell'ambito di precise linee guida nazionali.

Provenzano ha evidenziato che, anche sulle politiche di coesione, nell'ultima fase del negoziato l’Italia ha avuto una quota di risorse maggiore rispetto alla stessa proposta che la Commissione aveva avanzato, in particolare per quanto riguarda le regioni meno sviluppate. Quindi ha aggiunto che nel nuovo ciclo di programmazione l’Italia può perseguire un'integrazione virtuosa tra nuovi strumenti e politiche di coesione. In particolare, ha fatto riferimento ai programmi sui fondi strutturali di risposta alla crisi di Coronavirus messi in campo dalla Commissione e il Just transition mechanism, nel quale le regioni del sud si sono candidate a due progetti pilota europei, che riguardano l'area di Taranto, compresa la centrale carbonifera di Brindisi, e il Sulcis.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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