Comm.ne Parlamentare di Inchiesta sul sistema bancario e finanziario – Audizione del Governatore della Banca d'Italia in merito alle norme europee sul calendar provisioning e sulla classificazione della clientela da parte delle banche, del 10 febbraio 2021.

Commissione Parlamentare di Inchiesta sul sistema bancario e finanziario – Audizione del Governatore della Banca d'Italia in merito alle norme europee sul calendar provisioning e sulla classificazione della clientela da parte delle banche, del 10 febbraio 2021 Sintesi diretta web.

La Presidente della Commissione ha annunciato l'intervento del Governatore, illustrando le preoccupazioni negli operatori economici e nei cittadini, con particolare riferimento allo scenario poco rassicurante emerso dalle audizioni in tema di NPL e UTP.

Ha ricordato la Presidente come, nonostante l'andamento delle sofferenze sia stato attenuato dalle misure governative di sostegno al credito (moratorie sui prestiti e rilascio di garanzia pubbliche sui nuovi finanziamenti) che oggi ammontano in Italia a oltre 430 miliardi di euro e che, secondo alcuni analisti, si trasformerà in posizioni deteriorate.

La Presidente ha affermato come la stessa BCE quantifichi in 1.400 miliardi di euro il rischio di nuove sofferenze delle banche europee, per far rimanere nel mercato imprese sane, ma temporaneamente in carenza di liquidità.

La Presidente inoltre ha ricordato che tali dati pongono in rilievo taluni profili di criticità della legislazione europea che proprio in un quadro sanitario emergenziale ha assunto alcune iniziative con presumibili effetti prociclici. In particolare, il calendar provisioning che, imponendo accantonamenti automatizzati per le sofferenze, potrebbe porre le banche in situazioni di deficit patrimoniale con necessarie ricapitalizzazioni e le nuove regole introdotte nel 2021 in tema della classificazione della clientela da parte delle banche, con le quali saranno considerati in default un privato o un’impresa inadempiente per oltre 90 giorni.

La Presidente, dunque, ha espresso preoccupazioni sulla linea seguita dalla BCE in ordine alla necessità di perseguire una significativa riduzione dello stock di crediti deteriorati, con possibili ripercussioni sulle banche e sui cittadini.

Il Governatore della Banca d'Italia intende, con il suo intervento, provvedere a chiarire alcune iniziative europee e della Banca d'Italia, concordando sul fatto che la situazione è molto complicata.

Secondo il Governatore, l’aumento dei crediti deteriorati (non-performing loans, NPL) – crediti scaduti, inadempienze probabili e sofferenze – è il principale rischio che le banche italiane si trovano oggi a fronteggiare, ma possono farlo da una posizione più solida rispetto al passato. Il Governatore precisa che quando parlava – in passato – di situazione “solida” faceva espresso riferimento al “complesso”, pur essendoci una serie di banche che si è trovata in difficoltà proprio per aver accumulato crediti deteriorati e non essere riuscita a smaltirli nel tempo. Del resto, afferma, come in alcuni casi tale accumulo era dovuto a comportamenti, ma in molti casi era dovuto alla particolare congiuntura negativa.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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