Comm.ne Finanze (VI) – Audizioni informali in merito all'indagine conoscitiva sui mercati finanziari al servizio della crescita economica, del 15 luglio 2020.

Commissione Finanze (VI) Audizioni informali in merito all'indagine conoscitiva sui mercati finanziari al servizio della crescita economica, del 15 luglio 2020. Sintesi diretta web.

Audizioni informali:

  • dei rappresentanti dell’Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim);
  • dei rappresentanti dell’Associazione emittenti Aim Italia (AssoAim).
  • Audizione dei rappresentanti dell’Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim)

 

Il presidente di Assosim, dopo aver ringraziato la Commissione e i colleghi presenti, ha esposto una breve presentazione di Assosim descrivendola come un’associazione italiana degli intermediari che opera sui mercati finanziari italiani e internazionali, nata nel 1991 quando ci fu l’evoluzione da agenti di cambio a società di intermediazione mobiliare. Oggi Assosim conta circa 90 associati e aderenti divisi tra le SIM restanti, le banche d'investimento italiane, le banche internazionali e un numero di studi legali a supporto. Benché tra gli associati ci siano diverse banche, ha evidenziato come il loro tipo di attività è del tutto diverso da quello delle banche, in particolare Assosim non si occupa di deposito dei crediti ma, soltanto di attività sui mercati. Ha osservato al riguardo l’importanza di comprendere tale passaggio poiché, a suo avviso, è fondamentale, ai fini di questa indagine conoscitiva, comprendere che ruolo possono avere i mercati per sostenere la ripresa economica e l'evoluzione dell'economia italiana. In questo senso ha sottolineato che, dal suo punto di vista, i mercati finanziari possono svolgere un ruolo estremamente importante in fase di rilancio dell’economia e di crescita della base produttiva.

Nel caso americano, per esempio, sul totale dei finanziamenti alle imprese, il credito bancario conta per meno del 40%, il resto del 60% è fatto dai mercati finanziari. Passando, invece al contesto europeo, avviene esattamente il contrario. Se vediamo, infine, il caso italiano, la percentuale si sposta, addirittura a 80% verso il credito bancario e solo il 20% verso i mercati finanziari. Una discrepanza molto rilevante che fa capire come ci sia spazio per una forte crescita del canale di finanziamento a favore in particolare delle piccole e medie imprese.

In questo momento, tale fattore è particolarmente rilevante perché, anche a causa della vicenda Covid, il rischio che dopo l'estate ci sia un restringimento importante del credito bancario verso le piccole medie imprese è molto elevato. Ma, al di là del fatto contingente, c'è un elemento strutturale infatti, strette dai vincoli imposti dagli accordi di Basilea, le banche hanno sempre meno spazio per far crescere i crediti e quindi è necessario sostenere lo sviluppo delle imprese con altri canali.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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