Comm.ne Attività produttive (X) – Sede referente - Esame della proposta di legge recante disposizioni per la mediante agevolazioni fiscali, incentivi agli investimenti e all' occupazione e misure di semplificazione (A.C. 1239) - Audizione di rappresentanti dell’ Associazione italiana del private equity, venture capital, private debit (Aifi), 11 novembre 2020.

Commissione Attività produttive (X) – Sede referente - Esame della proposta di legge recante disposizioni per la mediante agevolazioni fiscali, incentivi agli investimenti e all'occupazione e misure di semplificazione (A.C. 1239) - Audizione di rappresentanti dell’Associazione italiana del private equity, venture capital, private debit (Aifi), dell’11 novembre 2020 – Sintesi diretta web.

La Direttrice generale di Aifi,  in premessa ha ricordato che Aifi è l'associazione che raduna da oltre 30 anni in Italia gli operatori di Private Equity e Venture Capital, ma anche tutti gli operatori che operano in diversi settori della finanza d'impresa, quali per esempio il Private Debt, i fondi di turnaround e i fondi per le infrastrutture.

Ha sottolineato che il private capital è un mondo molto articolato, rappresenta una realtà ormai mondialmente importante ed è un volano incredibile per la modernizzazione del sistema imprenditoriale. In questo senso ha espresso un forte apprezzamento per la proposta di legge in esame, in quanto affronta il tema del finanziamento all'innovazione in modo ampio e capillare, tenendo in debita considerazione tutti i soggetti che operano sulla fiera dell'innovazione.

Ha proseguito evidenziando che in Italia esiste molta innovazione, ci sono molte capacità scientifiche che bisogna fare emergere, un solido sistema di imprese e di manager capaci. Quindi ritiene paradossale che in un paese come il nostro, dove ci sono tutti questi elementi, ci sia poco venture capital, quindi poco finanziamento delle startup. Occorrono quindi più fondi. In Italia ci sono attualmente solo venti fondi dedicati al venture capital, contro i cento della Germania, della Francia e della Spagna. Altresì occorre prevedere fondi più grandi, per consentire che le imprese trovino, anche nelle fasi successive del loro sviluppo, l’iniezione di capitale di rischio necessaria.

Ha richiamato una ricerca che ha svolto con l’Università Cattaneo in cui è stato dimostrato che le imprese che sono oggetto di operazioni di venture capital e di operazioni di private equity (che vanno a finanziare le aziende in fasi successive allo sviluppo), hanno una capacità di brevetto molto elevata. Nel 25% dei casi continuano a brevettare ogni anno. E’ quindi importante, ha detto, finanziare e promuovere l'innovazione e progetti di impresa.

Ha richiamato un’altra ricerca, da cui è emerso che dal momento dell'investimento di un fondo di venture capital o di private equity fino alla sua uscita l'occupazione, in questo arco temporale, cresce del 89%. C’è quindi un impatto molto importante sull’occupazione. Per tale ragione ha detto di apprezzare molto che l'attenzione del disegno di legge sia data, non solo alle startup, ma anche alle imprese innovative. Queste, infatti, rappresentano il cuore del nostro paese. A queste occorre dare un contributo, non solo all’atto della nascita ma anche dopo, se restano innovative.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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