Comm.ne Ambiente (VIII) – D.L. 123/2019: Disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici (A.C. 2211). Audizioni informali del 5 novembre 2019.

Commissione Ambiente (VIII) – D.L. 123/2019: Disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici (A.C. 2211). Audizioni informali del 5 novembre 2019 – Sintesi diretta web.

 

  • Audizione del Commissario Straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016.

 

Il Commissario straordinario  per prima cosa ha esposto i risultati del monitoraggio relativo alla ricostruzione, contenuti in un documento che ha depositato presso la Commissione.

 

In particolare ha fatto presente che nell’area del cratere, come definito dal Decreto 189, attualmente ci sono 491 comuni, di cui 138 sono all’interno del cratere ristretto e 353 sono fuori cratere. Questo comporta che l’attenzione da porre alla ricostruzione non è solo legata ai 138 comuni del cratere ma riguarda anche a quelli fuori dal cratere.

Quindi ha fatto presente che attualmente sono state presentate come richieste di contributo, per l’intera area del cratere, circa 10.000 domande per la ricostruzione privata, di cui 7.700 per danni lievi e 2.600 per danni gravi. Di queste domande, 6.300 sono in lavorazione (di cui 2.600 si trovano presso i comuni per i permessi a costruire, 1.400 presso i professionisti per le eventuali richieste di integrazione, 2.200 negli uffici speciali per la ricostruzione per il prosieguo dell’istruttoria).

Per la ricostruzione pubblica hanno impiegato, all’interno delle varie ordinanze, più di 2 miliardi di euro. Inoltre hanno impegnato 359 unità di personale all’interno degli uffici speciali della ricostruzione e 613 unità di personale all’interno dei comuni al fine di avviare le attività di ricostruzione.

Quindi ha fatto presente che nel documento che ha depositato presso la Commissione sono stati riportati per ogni comune le pratiche presentate presso gli uffici speciali della ricostruzione, le unità di personale impiegato e le relative funzioni.

Ha proseguito ricordando che la ricostruzione privata passa attraverso il credito di imposta, mentre quella pubblica attraverso l’erogazione in base alle ordinanze commissariali.

Inoltre ha evidenziato che attraverso l’anagrafe e le piattaforme attivate, hanno censito 18.000 professionisti che si occupano della ricostruzione, di cui 11.000 sono dell’area del cratere e sono iscritte all’anagrafe antimafia circa 120.000 imprese, di cui il 90% provengono dall’area del cratere.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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