Commissione Finanze (VI) e Unione Europea (XIV) riunite - Audizione in videoconferenza del Commissario europeo per l' economia Paolo Gentiloni, nell' ambito dell' esame della Comunicazione della Commissione europea: Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell' UE.

Commissione Finanze (VI) e Unione Europea (XIV) riunite - Audizione in videoconferenza del Commissario europeo per l'economia Paolo Gentiloni, nell'ambito dell'esame della Comunicazione della Commissione europea: Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell'UE – Sintesi diretta web.

Nella sua relazione, Paolo Gentiloni ha ricordato che la comunicazione oggetto dell’audizione era un provvedimento del 2019 nella quale la Commissione Europea aveva suggerito un passaggio graduale alla procedura legislativa ordinaria, basata sulla maggioranza qualificata, per alcuni dossier fiscali, a partire dalle misure atte a migliorare la cooperazione, l'assistenza reciproca tra amministrazioni fiscali nella la lotta contro la frode e l'evasione fiscale, nonché le semplificazioni degli adempimenti a vantaggio delle imprese europee e delle misure in cui la fiscalità supporti altri obiettivi politici come ad esempio la protezione dell'ambiente della salute e lotta contro il cambiamento climatico. Questi erano gli obiettivi più ravvicinati della proposta della commissione, poi ce n'erano ulteriori e più ambiziosi che invece erano proiettati diciamo a un orizzonte a 5-6 anni. La proposta è stata discussa dal Consiglio Europeo nel febbraio del 2019 e il nel corso di questa riunione del Consiglio Europeo sono emerse posizioni piuttosto divergenti rispetto alla proposta della commissione. Alcuni stati membri hanno chiaramente sostenuto la proposta della commissione, in particolare una decina di stati membri almeno hanno espresso un atteggiamento favorevole. Altri Stati membri, 16 in particolare hanno espresso invece un’opposizione più o meno netta a questa proposta della commissione.

Il governo italiano nel corso di quella riunione ha dimostrato un atteggiamento di apertura sottolineando gli ostacoli rappresentati dalla regola dell'unanimità e quanto sia importante la fiscalità per il buon funzionamento del mercato interno. Si è augurato l’audito che l'Italia continuerà ad esprimere il suo sostegno alla posizione della Commissione, mentre questa analizza come procedere concretamente in merito agli impegni presi nella comunicazione del 2019 e non ancora recepiti dal Consiglio. In particolare la commissione Von der Leyen ha cercato di mantenere questo dibattito nell'agenda dell'Unione Europea e la presidente ha così detto: “Siamo determinati ad avvalerci delle disposizioni dei trattati che consentono di adottare le proposte in campo fiscale mediante co-decisione e di decidere con voto a maggioranza qualificata in sede di Consiglio. Questo ci renderà più efficienti è maggiormente in grado di agire rapidamente in caso di necessità”.

 

In questo brano, ha spiegato l’audito, si fa riferimento alla cosiddetta “clausola passerella” che può essere utilizzata per adottare delle misure in campo fiscale di tassazione non all'unanimità ma a maggioranza qualificata. Naturalmente, ha continuato l’audito, c'è un piccolo problema, ovvero che la clausola passerella per essere approvata a sua volta ha bisogno di essere approvata all'unanimità. Appare chiaro che il fatto che la clausola passerella abbia bisogno del unanimità per decidere di rinunciare all'unanimità non sia il massimo della semplificazione dei processi, ma così recitano i nostri trattati.

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In allegato la sintesi della diretta web.

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