LE PRINCIPALI MISURE DELLA MANOVRA ECONOMICA 2020 (Documento del 23 ottobre 2019)

Come riportato dalle maggiori fonti di stampa, le misure che seguono sono elencate in una bozza di sette pagine – uno scheletro della manovra – che ha fatto da canovaccio per la lettera di risposta del governo alla Ue.

Sintesi a cura del Dott. Rocco Orefice

La manovra per il triennio 2020-2022, come previsto nel DPB 2020, punta a preservare la sostenibilità della finanza pubblica, creando al contempo spazi fiscali per completare l’attuazione delle politiche di inclusione e attivazione del lavoro già in vigore e per rilanciare la crescita economica nel segno della sostenibilità ambientale e sociale e dello sviluppo delle competenze.

Il quadro programmatico prevede un deficit per il 2020 al 2,2% del PIL, in linea con il livello del 2019. La manovra si compone sia di politiche di incremento della spesa che di misure che aumentano le entrate. Previsti 30 miliardi di maggiori spese e 15 miliardi di maggiori entrate.

  • Sterilizzazione totale della clausola di salvaguardia per il 2020 e riduzione parziale di quelle previste per il 2021 e 2022.

La manovra evita così un aumento delle aliquote IVA dal 22 al 25,2% e dal 10 al 13% che sarebbero scattati dal 1° gennaio 2020.

  • Misure di contrasto all’evasione e alle frodi

Con la manovra viene avviato un corposo piano di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali. Si prevede un inasprimento delle pene per i grandi evasori, l’abbassamento della soglia del contante da 3000 a 2000 euro fino al 2021 e a 1000 euro dal 2022.

Estensione del regime del reverse charge per contrastare l’illecita somministrazione di manodopera: attraverso la costituzione di false cooperative e false imprese, i soggetti coinvolti nelle frodi evitano di assumere manodopera interna delegando il reperimento delle risorse a finte società affidatarie che aggirano le norme contrattuali, evadono l’Iva e non procedono al versamento delle ritenute operate sui redditi dei lavoratori.

Misure contro le frodi nel settore dei carburanti, e si introducono nuove norme di contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi, tramite l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessioni. Anche per il settore dei giochi è in arrivo l’istituzione dell’agente sotto copertura.

Tassazione sui giochi: si prevede di aumentare il prelievo erariale unico applicabile agli apparecchi da intrattenimento (499 milioni di incassi stimati nel 2020).

  • Italia Cashless: favorire i pagamenti elettronici e istituire un principio fondamentale: essere onesti conviene.

Introduzione di un superbonus da riconoscersi a partire dall’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili (carte di credito, bonifici bancari, bancomat), oltre all’istituzione di estrazioni e premi speciali per chi paga con moneta elettronica (previsti 3 miliardi a partire dal 2021).

Carcere per chi evade più di 100.000 euro (dichiarazione fraudolenta), con pene inasprite, dai 4 agli 8 anni.

Confisca per sproporzione, ad oggi prevista per reati gravissimi come quelli di mafia.

Multa per i commercianti che rifiutano i pagamenti col bancomat: era prevista una sanzione di 30 euro, con maggiorazione del 4% del valore della transazione negata al cliente, tuttavia il Governo ha ritenuto di posticipare a luglio 2020 la data in cui far scattare la norma.

  • Nessun ritocco a Quota 100, mentre saranno prorogate di un anno l’Ape sociale e Opzione donna.

Viene ripristinata una rivalutazione degli assegni pensionistici lordi tra 1.500 e i 2.000 euro: la misura interessa circa 2,5 milioni di pensionati. Viene confermata anche l’esenzione dal canone RAI per gli anziani a basso reddito.

  • Taglio del cuneo fiscale

Taglio del cuneo fiscale sia per i 4,5 milioni di lavoratori con redditi lordi tra i 26.600 e i 35.000 mila euro, che i 9,4 milioni di lavoratori con redditi da 8mila a 26.6000 euro, che percepiscono già il bonus Renzi. Nel 2020 la dote per il cuneo fiscale è di 3 miliardi di euro e la partenza della misura è prevista per il 1° luglio 2020.

  • Sanità

Patto per la Salute 2019-2021: rafforzamento del sistema della governance sanitaria; valutazione dei fabbisogni di personale e dei riflessi sulle necessità assunzionali e sulla formazione di base e specialistica; revisione del sistema di compartecipazione al fine di promuovere maggiore equità nell’accesso alle cure; riorganizzazione delle reti di assistenza ospedaliera e territoriale, con particolare riferimento alla cronicità e alle liste di attesa.

Abolizione del superticket, la tassa da 10 euro a ricetta su visite ed esami, da settembre con una dotazione di 165 milioni di euro e di circa 500 milioni di euro a regime dal 2021. I fondi per la Sanità aumentano di 2 miliardi nel 2020, e vengono stanziati 2 miliardi per l’edilizia sanitaria.

  • Misure per le imprese

Rifinanziamento delle agevolazioni cd. "Nuova Sabatini" per l’acquisto di macchinari. Confermato il Piano Impresa 4.0.

Ritornerà l’Aiuto alla crescita economica (ACE), una misura che agevola le imprese che puntano a rafforzare il proprio capitale ma che era stata eliminata con la Legge di Bilancio 2019.

Rifinanziamento del Fondo centrale per le PMI per il prossimo triennio, per sostenere l’accesso al credito delle PMI, incluse le start- up innovative e le imprese che acquistano beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali (secondo la “Nuova Sabatini”).

Proroga del credito di imposta per spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di Formazione 4.0.

Proroga al 2020 del credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione.

Proroga al 2020 del credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone terremotate centro Italia.

 

  • Detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e eco-bonus

Proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50 per cento (da suddividere in 10 quote annuali).

Proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione al 50 o 65 per cento per gli interventi di efficienza energetica come l’installazione di pannelli solari, di impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, di micro-cogeneratori, di dispositivi per il controllo da remoto degli impianti (da suddividere in 10 quote annuali), anche per gli immobili degli Istituti autonomi per le case popolari.


Proroga per il 2020 della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Introduzione per il 2020 di una detrazione dell’90% per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici ("Bonus facciate").

  • Green New Deal

Con riferimento specifico al tema dell’ambiente, una delle priorità del Governo è la realizzazione di un Green New Deal, che prevede, in primo luogo, la realizzazione di un piano di investimenti pubblici sinergici a quelli privati: stanziati 10,5 miliardi suddivisi tra due fondi di investimento assegnati a Stato ed enti locali in favore dello sviluppo sostenibile, delle infrastrutture sociali e degli incentivi alle fonti rinnovabili.

Nei prossimi 15 anni, i due fondi avranno una dotazione complessiva di oltre 50 miliardi.

Il governo ha annunciato l’intenzione di emettere green bonds, titoli di Stato specificamente destinati ad ambiente e sostenibilità. Il DDL sulla transizione ecologica del Paese definirà meglio i dettagli del “programma verde”, di cui il primo elemento è il decreto ambiente del ministro Costa (che vale 450 milioni in tre anni).

  • Rinnovo dei contratti pubblici

225 milioni per il 2020 e 1,4 miliardi a regime dal 2021, che andranno ad aggiungersi agli 1,4 miliardi stanziati precedentemente per il 2020 e agli 1,75 stanziati precedentemente per il 2021: in totale di 3,1 miliardi stanziati a regime per i rinnovi.

  • Sostegno per i diversamente abili

Costituzione del “Fondo per la disabilità” (100 milioni per il 2020, 265 per il 2021 e 478 per il 2022) per attuare la delega in materia, collegata alla manovra finanziaria: nuove risorse per il diritto al lavoro dei lavoratori diversamente abili; nuove risorse per le esigenze di mobilità e trasporto dei diversamente abili; nuove risorse per assistenza e per i caregiver.

  • Politiche per la famiglia

Fondo da 2 miliardi nel prossimo triennio per promuovere politiche di sostegno alla famiglia, anche tramite l'assegno di natalità e contributi per gli asili nido.

Dal 2020 le risorse degli attuali bonus (nascita, bebè, voucher asili nido) saranno riordinate in un unico fondo che avrà una dote aggiuntiva di 500 milioni.

Carta bimbi da 400 euro al mese permetterà alle famiglie di coprire le rette per gli asili nido o azzerarle per i nuclei a basso reddito.

Il governo intende aumentare l’offerta di posti per gli asili nido e avviare il nuovo assegno unico per la famiglia nel 2021.

  • Misure per le Partite Iva

Prorogate per le partite Iva, sia in regime forfettario che standard, al 16 marzo 2020 le rate fiscali previste al 18 novembre 2019, con l’effetto di aggiungere 3 miliardi alle entrate previste nel 2020.

Resta il regime di flat tax per le partite Iva con redditi fino a 65.000 euro annui.

Vengono rivisti i parametri del regime dei minimi rendendo più selettiva la possibilità di accedervi. Si introducono limiti di spesa per il personale a 20mila euro e il limite di beni strumentali a 20mila euro.

Rispetto a quanto previsto dal Documento Programmatico di Bilancio 2020, vi sono aggiornamenti sul regime forfettario: resta intatto tale regime per chi fattura fino a 65.000 euro l’anno. Non ci sarà alcun passaggio al regime analitico, che avrebbe comportato maggiore pressione fiscale per centinaia di migliaia di partite Iva. L’aliquota fiscale rimarrà al 15%.

Non viene più prevista la flat tax per professionisti e partite Iva con redditi compresi tra 65mila e 100mila euro.

Introdotta una stretta sui crediti Irpef, Ires e Irap da utilizzare in compensazione dei propri debiti fiscali se superano i 5mila euro fino a 10 giorni dopo la trasmissione della dichiarazione dei redditi.

  • Risparmi dalla spesa pubblica

Revisione delle tax expenditures: semplificazione del complesso sistema delle tax expenditures rimodulando alcuni sussidi dannosi per l’ambiente (SAD). Infatti, dal 2021 ci sarà l’eliminazione dei benefici per i veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 utilizzati per il trasporto di beni e persone, verrà introdotta un’imposta sui prodotti inquinanti usati nella produzione di energia, e un’altra sugli imballaggi di plastica (cosiddetta plastic tax) con decorrenza dal 1° giugno 2020, con una aliquota di un euro per chilogrammo. Interventi da cui si ricava circa 1 miliardo nel 2020, 1,3 miliardi nel 2021 e 1,5 miliardi nel 2022.

Azzeramento delle detrazioni Irpef al 19% per i contribuenti oltre una soglia di reddito, escluse quelle per gli interessi sui mutui. Il livello di reddito interessato va da oltre 120mila euro l’anno, con un andamento progressivo fino ai 240mila con l’azzeramento delle detrazioni.

  • Imposta ipotecaria e catastale

Innalzamento di tali imposte sui trasferimenti immobiliari soggetti all'imposta di registro (prima casa, altri immobili) da euro 50 a euro 150 ciascuna. Contestualmente si prevede un ritocco fiscale verso il basso, riduzione da euro 200 a euro 150 per ciascuna imposta sui trasferimenti immobiliari soggetti ad Iva.

  • Cedolare secca

L’aliquota salirà al 12,5% dal 10%, evitato l’aumento al 15%.

  • Sugar tax

Prevista una sugar tax che si applicherà alle bibite gasate.

  • Certificati penali

Previsto un “bollo” di 2,4 euro per ogni foglio dovuto al momento del rilascio dei certificati richiesti dagli organi dell’autorità giudiziaria relativi alla materia penale.

  • Tasse sulle sigarette

160 milioni arriveranno da un aumento di imposte su liquidi, bruciatori, trinciato e sigaretti e oltre 45 dalle sigarette.

 

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